«Siluri» sulla mostra di Brindisi

«Siimi» svila mostra di Brindisi «Siimi» svila mostra di Brindisi I/assessore Alberton è l'obiettivo delle critiche La mostra delle opere di Remo Brindisi al castello di Rivoli sta suscitando polemiche. Brindisi, tutto sommato, non c'entra, ma «sparano» contro l'artista (un Maestro dell'arte contemporanea italiana) per colpire altri bersagli: la giunta regionale e, in particolare, l'assessore Ezio Alberton. Il primo siluro è partito subito: in coincidenza con l'inaugurazione della rassegna, voluta per ricordare il quarantennale della Repubblica, si è scritto di «forzata ospitalità*, d'imposizione venuta dall'alto, di «squallido esempio d'uno stile politico che ci illudevamo'ormai relegato nelle memorie spiacevoli, tra i panni sporchi di questo paese*. Poco dopo Rudi Fuchs. direttore del museo di Rivoli, dichiara che la Regione in quanto «finanziatrice delle iniziative del comitato per l'arte contemporanea ha potuto imporre le sua scelta*. ad una manifestazione «che da parte nostra non ci riguarda*. Polemica bifronte, pare di capire. Da una parte, l'attacco è politico e ideologico: la de ha imposto (da Roma a Torino) la mostra di un artista che gravita nella sua area; dall'altra il siluro è tecnico: si afferma che le opere di Brindisi sono una sorta di corpo estraneo tra le collezioni ordinate da Fuchs. Le due linee, fondendosi, fanno barriera all'ingresso del castellomuseo: qui entra soltanto chi vogliamo noi (direttore, consiglio di amministrazione, presidenza). E se mancano spazi espositivi in città? Non è colpa di quelli del Castello. Sui guasti del passato nessuno mette il dito: la Galleria d'Arte moderna allo sfascio, la «Promotrice» abbandonata, tanto per citare i più clamorosi. In compenso nuova Mole e Castello di Rivoli: un fiume di miliardi, due «contenitori», senza dubbio di notevole pregio, gestiti in «esclusiva», fino al cambio di amministrazióne, dai competenti assessorati per la Cultura del Comune e della Regione. Ezio Alberton considera assurdo che la Regione per celebrare il quarantennale della Repubblica «non avesse utilizzato la sua sede espositiva più prestigiosa. Sottolineo «sua* perché è la Regione die l'ha promossa e finanziata. Inoltre: non ho imposto al direttore la mostra di Brindisi, ma ho soltanto chiesto spazi per poterla autonomamente allestire. E questa è arroganza? O l'arroganza sta nel fatto che la Regione debba sentirsi ospite, non gradila, in casa propria?*. Aggiunge con amarezza: «Non sta a me entrare nel merito delle opere di un Maestro che la critica giudica, non da oggi, positivamente. Mi è difficile, piuttosto, capire perché Brindisi e, prossimamente, Sassu debbano essere considerati artisti da tenere lontano da Rivoli*. La Regione, infatti, ha intenzione d'allestire anche una mostra di opere di Aligi Sassu, sempre a Rivoli, senza «forzare la mano a nessuno neppure a chi, in coincidenza della mostra di Brindisi, ha auspicato che certe iniziative non debbano ripetersi*. p.p.b.

Persone citate: Alberton, Aligi Sassu, Ezio Alberton, Fuchs, Remo Brindisi, Rudi Fuchs, Sassu