Quante liti nell'ambulatorio

Quante liti nell'ambulatorio La vicenda dell'assessore denunciato per una raccomandazione Quante liti nell'ambulatorio Ne parlano l'infermiera coinvolta nel caso e i colleghi - Il consigliere de Gaiotti teme «un'altra paralisi in Comune» -1 sindacati: «Se è vera l'accusa, Bracco deve dimettersi» Come è possibile che il prof. Giuseppe Bracco (de), assessore alla sanità, con 16 anni di conoscenza diretto del Municipio, abbia potuto essere tanto arrogante nei confronti di due dipendenti dell'Usi? Possibile che, per raccomandare un'infermiera, l'assessore abbia usato toni talmente minacciosi nei confronti dei due referenti del poliambulatorio di via Braccini da giustificare una denuncia alla procura? In molti, a Palazzo civico, si pongono l'interrogativo. Alcuni dubbi potranno forse essere sciolti lunedi, in Consiglio comunale, ma, per sapere con esattezza che cosa è accaduto, occorre attendere il responso della magistratura. «L'episodio che ha coinvolto Bracco — afferma il suo collega di irtito Sergio Gaiotti — è da ascriversi più a una questione di comporta mento etico che di giudizio politico. In questa fase, dun que. si deve respingere ogni strumentalizzazione*. A suo avviso, «ciò che più preoccu pa sono le conseguenze che l'episodio provocherà sul piano amministrativo, la quasi certezza di un'altra paralisi di almeno una seduta del Consiglio e un'ulteriore pausa dell'attività*. Sulla vicenda, il sindacato non ha dubbi. Cgil e Uil, in particolare, sostengono: «/litri lavoratori ci hanno confermato la versione dei re- sponsabili del poliambulatorio*. Proseguono: «Se è vero il contenuto della denuncia, all'assessore non rimane altro da fare che dimettersi*. Ma è anche emersa una storia di incomprensioni e di frequenti litigi tra l'infermiera «raccomandata». Marisa Protto, e i suoi colleghi, iniziatasi quando l'infermiera è stata trasferita da via Monginevro a via Braccini. Sostiene la donna: «Speravo in un buon rapporto con la referente sanitaria, arrivata pochi mesi fa, invece sono stata messa da parte senza una parola di spiegazione. Anzi, mi è stata mandata una lettera di biasimo*. Il clima all'interno del poliambulatorio era diventato incandescente, numerosi dipendenti avevano Inviato una lettera all'Usi 1-23. accusando la Protto di «fare di tutto per scombussolare l'organizzazione della struttura*. Inoltre, l'infermiera «vantava padrini politici, dall'assessore al ministro*. Marisa Protto ribatte: «Ormai mi trovavo a disagio, ho chiesto il trasferimento*.

Persone citate: Bracco, Gaiotti, Giuseppe Bracco, Marisa Protto, Protto, Sergio Gaiotti