«Vigili, non poliziotti»

«Vigili, non poliziotti » 11500 civich torinesi riflettono sul loro domani «Vigili, non poliziotti » Aggiungono: «Altrimenti ci saremmo arruolati in un corpo di ps» ■ Ma il Procuratore generale teme che «si riducano le forze per combattere la criminalità)) - Questionario del sindacato Nel corso dell'85, oltre ad aver elevato mezzo milione tondo di contravvenzioni stradali, i vigili hanno denunciato 431 reati contro pubblica amministrazione, moralità pubblica, patrimonio, accattonaggio, maltrattamento di animali, gioco d'azzardo Hanno accertato 349 infrazioni tributarie e 408 contro le affissigli e la pubblicità. In campo igienico-sanitario hanno appioppato 62 ammende a fabbriche che scaricavano acque putride o che esercitavano attività varie senza le prescritte autorizzazioni, in locali inadeguati, o colte in possesso di prodotti alimentari sofisticati. L'attività di repressione nel campo delle costruzioni abusive, di inosservanza di ordinanze municipali, di modifiche e riparazioni non consentite ha fruttato 687 multe. Oltre 6 mila infrazioni sono state contestate a commercianti nell'esercizio della loro attività, 185 ad artigiani. Altre 1740 ammende sono state elevate per infrazioni a leggi varie ed evasione delle tasse di circolazione, 190 per patenti irregolari, 138 per assicurazioni scadute e 178 per mancanza del tagliando, 162 per irregolarità nel trasporto merci. Infine, è stato sorpreso un cacciatore che sparava nei pressi del cimitero Sud. Come intende, il vigile urbano, disegnare il proprio futuro? Che cosa pensa del servizio svolto, delle competenze affidategli, dell'arma che porta alla cintura? Non c'è dubbio che il colpo di pistola sparato da un vigile circa tre mesi fa contro un ragazzino in motoretta, al di là dell'esito della vicenda giudiziaria, abbia reso i tempi maturi per una profonda analisi sulle responsabilità e sui doveri delle guardie municipali. Su tale argomento si è svolto, martedì sera, un dibattito organizzato da democrazia proletaria. Cgil, Cisl e Uil hanno distribuito, ai circa 1500 componenti del Corpo, un questionarlo articolato in 9 punti, perche «siano chiari t doveri che ogni inaile si sente di assumere, dal momento | che nessuno di noi ha fatto domanda per entrare nella polizia o nei carabinieri*. Le risposte stanno giungendo, numerose, in questi giorni. Secondo Bongiovanni (Cgil), la vocazione più diffusa è ancora quella dell'operatore sociale, richiamato dalla figura del vigile di quartiere. Non si spiegherebbero altrimenti, sostiene, i numerosi casi di rifiuto a portare l'arma in servizio (a parte una generica protesta contro le polemiche suscitate dal caso del vigile Adroit) Tanto è vero che il Comando di coi so XI Febbraio si è visto costretto a richiamare il personale contro tali «ept sodi, lesivi del buon nome del Corpo-, in una circolare del 17 settembre. Il sindacato teme che la legge quadro sull'ordinamento della polizia municipale, pubblicata a marzo, in nesrhi un pericoloso meccanismo, ampliando i compiti tradizionali del civich, avvicinandoli sempre più a quel li dei Corpi di pubblica sicu rezza. Sostiene Turato (Cisl): «E' molto chiaro il documento indirizzate ai sin daci di tutti i Comuni posti sotto la giurisdizione della pretura torinese, firmato dal sostituto procuratore gene rale. dott. Rischili, e accompagnato da una lettera dello stesso procuratore generale. a Severino Rosso, nel quale si afferma die la legge ha introdotto "alcune sostanziali innovazioni"*. In particolare. Cgil. Cisl e Uil sono preoccupati perché l'alto magistrato sostiene che. in materia di polizia giudiziaria, la contrazione dei «poteri già attribuiti ai vigili urbani, ridurrebbe le forze in lotta contro la criminalità*, perciò «sembra corretto ritenere che i vigili i loro ufficiali conservino la qualità di "agenti di polizia giudiziaria" sema limiti /salvo quelli territoriali) di competenze per determinate materie*. C'è, infine, il problema della custodia degli arrestati e dei carcerati. Rileva Nozzoli (Cgil): «Il documento è esplicito: secondo il procuratore generale, Regione e Comuni devono mettersi in regola, vale a dire munirsi di camere di sicurezza*. Non solo. Il sindacato teme che, in futuro, a seconda delle necessità e dei compiti ai quali verranno impiegati, i vigili possano venire armati anche con mitragliette. In sostanza, dunque, che o 0 o i cosa cambierà per i vigili? «Nulla o quasi*, risponde il comandante Ferdinando Pantano. «La legge quadro impone la collaborazione, ma non equipara i ruoli con i vari Corpi di polizia. Per esempio, non è ipotizzabile una lotta alla malavita organizzata, mentre come polizia giudiziaria abbiamo già due nuclei, in totale 14 persone, che lavorano alle dipendenze della pretura e del la procura per accertamen ti*. Altre funzioni, invece sono storicamente deman date ai vigili, come la contestazione degli illeciti penali in materia edilizia o nel traffico stradale. Conclude il dott. Pantano: «Piuttosto, il problema grosso è quello delle camere di sicurezza. Siamo disponibili, ma non sappiamo se potremo adeguarci*. In altre città, per regolamento, i vigili non portano l'arma durante il servizio. «Sbagliato — risponde il comandante della sezione Centro. Benini —. L'attività di pubblica sicurezza è strettamente connessa con l'uso dell'arma, sia pure come semplice deterrente. D'altra parte, un vigile è costretto a intervenire nel caso sia spettatore d'un reato*. Stessa opinione esprime il comandante della tredicesima sezione, Bollato. L'assessore alla Polizia Urbana. Ido Rossi, osserva: «Ci sono già troppe forze di polizia, i temuti ampliamenti di compiti rimarranno probabilmente sulla carta. Piuttosto, i tempi per disarmare i vigili non sono ancora maturi; al contrario, è meglio porre un'attenzione particolare nell'addestramento al tiro*. Vero è che la legge, sostie ne Nozzoli, ha «indebolito il "fronte del disarmo", benché affermi che il vigile "possa" essere armato*. Spiega: «Di fatto sembra stabilire uno stretto collegamento armaindennità di ps, indennità la cui misura verrà determinata nel contratto di lavoro. E, con la busta paga di un vigile, rinunciare a quella som ma extra è un notevole sa crificio*. Carlo Novara

Persone citate: Benini, Bollato, Bongiovanni, Carlo Novara, Ferdinando Pantano, Nozzoli, Pantano, Severino Rosso, Turato