Papa: codice morale nell'uso dei farmaci

Papi a: codice morale nell'uso dei (armaci Convegno scientifico in Vaticano Papi a: codice morale nell'uso dei (armaci «L'uomo non sia oggetto di sperimentazione» ggmèrrzdsdglmttfvm•cdlmqislzes.CITTA DEL VATICANO — Le leggi civili sono in grave ritardo nella tutela dei diritti delle persone, nel campo della sperimentazione farmacologica, e -ci sono esseri umani tuttora esposti ad illeciti procedimenti sperimentali*. La denuncia è stata fatta ieri alla prima Conferenza internazionale promossa in Vaticano su -I farmaci al servizio della vita umana*, alla quale partecipano circa trecento fra farmacologi, esponenti dell'industria ed esperti di teologia morale. In questo e in altri segni — aborto legalizzato, eutanasia, manipolazioni genetiche, nella sperimentazione su embrioni umani e nella fecondazione in vitro — Giovanni Paolo II legge gli -amari frutti* di una concezione che «tende a negare i sacri diritti della vita umana*. E' proprio un teologo, il prof. Elio Sgreccia, direttore del centro di bioetica della «Cattolica» di Roma, ha parlato molto duramente: -Dopo una presa di posizione piuttosto energica e rigorosa all'indomani del processo di Norimberga, dove erano stati accertati crimini nel catnpo della sperimentazione sull'uomo, si assiste oggi ad una ripresa di sperimentazione selvaggia e spregiudicata' in campi delicati, come quella sugli embrioni umani e sui feti, in una situazione di carenza legislativa*. I partecipanti alla Conferenza sono stati ricevuti ieri in udienza dal Papa. .-Nell'uso delle medicine.,— ha detto il Papa —, còsi ..cerne, nella spe'rimentazio^ ne sia sugli animali die a maggior ragione sull'uomo, è necessario un "codice morale particolarmente rigoroso"-. Sulla sperimentazione su animali il Papa ha detto che i test devono "essere compiuti nel rispetto dell'animale, sema infliggergli inutili sofferenze*. E' la seconda volta — la prima fu nell'82 — che il Papa tocca l'argomento scottante della vivisezione. Ma i farmaci devono essere provati anche sugli uomini, malati o in buona salute.' •In ogni modo si rivela necessaria una grande prudenza per non fare mai dell'uomo un oggetto di sperimentazione, per evitare a qualsiasi costo di mettere in pericolo la sua vita, la sua salute, o di aggravare la sua malattia*. La moralità nella produzione delle medicine deve però — secondo il Papa — esplicarsi anche in altre forme. Elaborazione, distribuzione e uso del farmaci vanno «sottoposti a un codice morale particolarmente rigoroso. Rispettarlo è il solo modo di evitare che le esigenze legate alla produzione e al costo delle medicine, in sé legittime e importanti per la loro diffusione, non le distolgano dal loro senso e dal loro fine*. Per esempio non si può dimenticare che ci sono dei farmaci che «per ragioni quasi unicamente commerciali* non godono al pari di altri di ricerche e studi approfonditi. Sono farmaci necessari nel trattamento di alcune malattie rare, ma .anche di malattie che nelle zon"é«oplc"alt"e povere colpiscono milioni di persone rn. tOS.

Persone citate: Elio Sgreccia, Giovanni Paolo Ii

Luoghi citati: Norimberga, Roma