La City «corbeille» planetaria di Mario Ciriello

La City «corbeille» planetaria BIG BANG A LONDRA: VUOL DIVENTARE «CAPITALE DEL CAPITALE» La City «corbeille» planetaria La Borsa resterà aperta giorno e notte, gigantesco casinò con tavoli elettronici - Sarà un ponte tra New York e Tokyo, un mercato a tre gambe sempre in marcia • Finiti i tempi in cui «si prestava solo a chi aveva studiato a Eton»: gli uomini in bombetta rinunciano a tranquille consuetudini secolari per un lavoro massacrante, senza orari • Ma con stipendi che hanno tolto il fiato alla Thatcher , a e a e a DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Ancora poclie ore: e poi. Bang. Anzi. Big Bang. Un'esplosione investe e scuote la City, demolisce secoli di consuetudini, la strappa agli antichi ancoraggi, la proietta verso un'orbita nuova. Da lunedi 27 ottobre, il cuore finanziario di Londra non pulserà più ai vecchi, e tranquilli, ritmi, si trasformerà in un febbrile alveare elettronico, s'appresterà a divenire «la capitale del capitale», la brillante descrizione inventata da(f Economist E' un'avventura straordinuim e. come tutte le avventure, ricca di rìschi. C'è chi domanda: .La City e sopravvissuta al Grande Incendio del 1666. e al blitz aereo nazista. Sopravviverà al Big Bang?... C'è il pepe del sensazionalismo in questo interrogativo, un sensazionalismo giustificato solo dalla maestosità e dalla complessità dell'avvenimento. Certo, qualche vittima vi sarà, anche la rivoluzione della City- non sarà incruenta, è il prezzo inevitabile di ogni metamorfosi finanziaria: ma il futuro è pieno di promesse, un futuro die già bussa alla porta, che è già cominciato. Ecco perché quelle due parole. Big Bang, sono perfette. Con la sua tradizionale irriverenza, la lingua inglese ha lasciato -deregolamentazione- alla burocrazia e ha lanciato questo concetto esplosivo, deflagrante. Come il Big Bang degli astronomi, la creazione violenta e istantanea dell'universo. E' un Big Bang inglese: e, allo stesso tempo, planetario. La City diviene un ponte tra New York e Tokyo e, cosi facendo, rende possibile un ••mercato globale- su cui si compra e si vende ventiquattr'ore su ventiquattro. Un colossale casinò, senza orologi, senza frontiere, dove le roulettes girano incessantemente, pronte ad accogliere un fiume di miliardi. Un tempo, negli Anni'Sessanta e Settanta, si parlava- con diffidenza di hot money, di -denaro caldo-. Oggi, tutto il denaro è caldo, mobile, zingaresco, alla ricerca continua di frutti migliori e maggiori. Oggi, non ci si rivolge più agli investimenti con proposte di matrimonio, li si gode in brevi, succose avventure galanti. La tecnologia ha frantumato la geografia. Un investitore saudita vuole un titolo italiano, ma preferisce comprarlo a Londra, dove gli è offerto da una banca americana. I computer rendono tutto possibile, trasferiscono il -mercato- dalla assordante corbeille di una Borsa a un firmamento internazionale di impulsi elettronici. Il tempo diventa veramente denaro. Stanislav Yassukovitch, capo delle -operazioni europee- della Merril Lynch americana, spiega: «Una volta, occorrevano giorni per piazzare grosse partite di titoli britannici dello Stato, quattro miliardi di sterline, ad esempio. Dopo il Big Bang basteranno poche ore... Corrono tutti più veloci. Tori e Orsi. In realtà, nessuno si aspettava, a Londra, un Big Bang tanto sconvolgente, un sisma tanto profondo e impetuoso. Pareva impossibile die due -riforme tecniclie- potessero trasformare, in meno di un anno, la City, fino a renderla irriconoscibile. Riforma numero uno: cessano da lunedì, in Borsa, le -commissioni fisse-, sostituite, nel nuovo regime di concorrenza, da -commissioni negoziate- fra il cliente e i suoi agenti. Riforma numero due: finisce la distinzione fra brokers. che agwano per l'investitore, e jobbers. che operavano in Borsa, «facendo i prezzi- di un gruppo di titoli. -Riforme tecniche-, si. ma che, insieme con l'elettronica, accrescono l'importanza delle contrattazioni fuori Borsa rispetto a quelle in Borsa. C'è già chi prevede, entro il Duemila, la scomparsu di tutte le Borse. Frattanto, erano avvenute molte altre cose. Lo Stock Exdiange. la Borsa, non era più un club altezzoso, non era più exclusive; arerà dorato aprire t suoi augusti cancelli, dilatare la sua membership. accogliere persino le banche, persino gli stranieri. E, proprio perché il mercato tendeva a divenire mondiale, la comunità . finanziaria internazionale aveva cominciato a vedere nella City la sua meta ideale. Meno restrizioni che altrove; usolempzdYnla-vdgelabvrmermmntmececsqsprcigdiseppBo un'esperienza secolare: una sorgente inesauribile di talenti, ai primissimi come ai massimi gradini della scala professionale: e quella posizione di Londra a metà strada tra i fusi orari di New York e di Tokyo. Virtù a iosa die. da sole, non avrebbero, però, sorretto la candidatura di Londra a -capitale del capitale-. Ma ve ne sono altre tre. decisive, determinanti. La City era già la capitale dell'Euromereato lo mercato dell'eurodollaro) con un volume di scambi che. lo scorso anno, è arrivalo a 2250 miliardi di dollari, oltre-i tre quarti del volume totale, mondiale. La City era già la capitale del foreign exchange trading, il mercato valutario, con oltre metà di un movimento internazionale die, quando è tranquillo, si aggira sui 90 miliardi di dollari al giorno e. quando è agitato, può toccare i 250. E la City, infine, era già la capitale delle banche. Tutti i grandi giocatori sono adesso seduti attorno a questo tavolo verde. L'invasione straniera- è stata imponente, e prosegue. Occorrono risorse enormi per giocare su questo mercato; i soli investimenti elettronici esigono miliardi: e altri miliardi deve spendere chi vuole ingoiare una brokerage house inglese, con tutti i suoi esperti (la Barclays, ad esempio, ne ha sborsati quasi 250 per l'acquisto di De Zoete Bevan-Durlacherl. La City è ormai una costellazione esotica — in cui saettano agilmente anclie gli italiani come istituzioni e come individui —, una costellazione dominata da americani e giapponesi. I titani sono cinque: Crédit Suisse First Boston. Deutsche Bank. Morgan Guaranty, Salomon, Nomura. Quest'ultima, nippo nica. torreggia su tutti. Con un valore sul mercato di oltre 30 miliardi di dollari (quello delia-Salomon è 67. la Nomura Securities non ha rivali al mondo. Il mercato -numero unoresterà l'Euromereato, quello delle Eurobbligazioni. -il frutto più succoso», come l'ha definito un banchiere. Tali sono le sue dimensioni, veramente astronomiche, che tutti vogliono attingervi. Più difficile il mercato internazionale dei titoli, in quanto le società quotate non sono più di 500. in maggioranza americane e giapponesi. (C'è pure qualdie nome italiano, la Fiat ad esempio). Ma è un numero destinato a crescere, le previsioni delle banche 'Concordano: ..Con tutti i capitali disponibili nel mondo, le grandi aziende tenteranno sempre più di valicare le frontiere nazionali». /( mercato britannico è troppo piccolo per eccitare gli animi, fatta eccezione per i titoli di Stato. Si guarda oltre, al global market, alla scacchiera planetaria. Negli Anni Settanta, un giornalista domandò a Lord Poole. presidente della Merchant Bank Luzard Brothers, quali fossero le ragioni del suo successo. -E' semplice, spiegò. Ho prestato denaro soltanto a coloro che avevano studiato a Eton». Nella vecchia City, arrogante retaggio dell'Impero, tali -filosofie- eramò anche possibili. Quel -miglio quadrato-, fra la cattedrale di San Paolo e la. Torre di Londra, era un elegante circolo della caccia, i cui gentlemen members riuscivano ad arricchirsi, ma senza fatiche eccessive, battendosi con pari acume e per i soldi e per una civilized way of life. Ora. Big Bang, salta tutto. La City diviene, già è. un bazar, un suk. un fondaco, una fiera medievale, un foro boario. O. come ha detto un banchiere all'antica, una • turbolenta Legione Straniera». Anche i nuovi orari sono da Legione Straniera. Addio comodo arrivo in ufficio fra le nove e le nove e trenta; addio distensivo lunch dall'una alle tre. in uno dei tanti ristoranti della City, con generose annaffiature di vino e di brandy; addio decollo dall'ufficio non oltre le sei, verso i giardini del Surrey e del Sussex. Addio lunghi weekend e frequenti vacanze. Il manager post-Big Bang si alza alle sei: è alla scrivania, dinanzi al suo video, tra le sette e le sette e trenta; rincasa tredici ore più tardi. Non c'è tempo per lunghi pasti, ma soltanto per un sandwich in ufficio o uno spuntino alla mensa. Orari folli. Ma necessari per permettere a Londra di sfruttare al mas¬ simo la sua posizione fra New York e Tokyo. Vi sono benefici: stipendi da mozzare il fiato. Margaret Tliatcher ha detto: -Ho udito cifre che mi hanno lasciato senza parola». Un ragazzo di ventidue anni, senza laurea ma capace di tener testa per ore alle pressioni di 125 collegamenti elettronici con il resto del mondo, può guadagnare 60 milioni. Un dealer, un operatore, in Eurobbligazioni. trent'anni o poco più. può riceverne 200. I telephone numbers. ovvero le retribuzioni con sei cifre, centinaia di milioni, seguono spesso i telephone numbers dei cosiddetti golden hello. gli aurei premi d'ingaggio. (Quando non bastano, si regalano vetture. La Chase Manhattan ha distribuito trentasette Porsche in un sol giorno). Vi sono almeno venti top International bankers che. grazie al Big Bang, raccolgono un pacchetto di circa due miliardi l'anno. Agli invidiosi, i citymen dicono: .81. sono fiumi di soldi, soprattutto se si pensa che nell'industria britannica uno stipendio di 40-50 milioni di lire è ancora considerato opulento. Ma non si dimentichi che quegli operatori si bruciano in pochi anni, pochi resistono a lungo ai ritmi e alle responsabilità delle corbeìlles elettroniche. Non basta. Chi sbaglia, paga. Ce gente licenziata dopo sei mesi. E. infine, vi sono le inevitabili incertezze di ogni mercato finanziario». Incertezze ctie quasi certamente metteranno con le spalle al muro le istituzioni più deboli, che esigeranno le loro vittime. Come abbiamo già dette, non sarà soltanto il Toro a galoppare, anche l'Orso potrà emularlo, e la prospettiva inquieta. Ma. lunedi, sarà la giornata dell'ottimismo. Alla Nomura dicono: -Siamo stati tra i primi ad auspicare I"avvento di un "triangolo aureo", un mercato cori tre gambe. New York. Londra, Tokyo, capace di correre ventiqualtr'ore su ventiquattro. Il Big Bang sigilla questo successo». La City gioisce e festeggia, con ostriche e champagne, queste sue ore veramente storiche. Ne hanno viste tante, le sue vie e viuzze dai nomi medievali, ma mai una rivoluzione tanto eccitante e appassionante • li global market comincia qui. dichiara un banchiere. qui. lungo il Tamigi di Shakespeare». Mario Ciriello sNdttdpc Londra. Operatori attendono le ultime quota/ioni da tutto il mondo alla Borsa dell'oro nella GltJ