La Gm vuole chiudere stabilimenti negli Usa

La Gm vuole chiudere stabilimenti negli Usa La Gm vuole chiudere stabilimenti negli Usa DETROIT — Dopo aver annunciato un calo del 49% degli utili netti nel terzo trimestre dell'anno e perdite operative di 338,5 milioni di dollari nello stesso periodo che riflettono un forte aumento dei costi, la General Motors ha anche annunciato di voler prendere una serie di misure atte a ridurre i costi come la chiusura negli Stati Uniti dì «diversi» impianti per la lavorazione e il montaggio delle parti metalliche da attuarsi entro la fine dell'87. La Casa non ha tuttavia voluto specificare quali saranno gli impianti destinati a chiudere dicendo che questo sarà reso noto nelle prossime settimane. HPER FORD PROFITTI RECORD — Mentre Gm e Chrysler hanno subito un arretramento significativo, la Ford ha avuto un vero e proprio boom dei profitti nel corso del terzo trimestre (luglio-settembre), riportando un netto di 693 milioni di dollari, pari ad un incremento dell'82,4% rispetto ai 380 milioni del corrispondente periodo dell'85. Nel contempo, le vendite sono salite di 2,7 miliardi di dollari pari al 23,5%, passando da 11,63 a 14,36 miliardi di dollari. A luglio-settembre la Ford ha guadagnato meno all'estero: 86 milioni contro i 102 dell'85, a causa del cattivo andamento del mercato asiatico e australiano, mentre in Europa i profitti sono migliorati. Il progresso maggiore si è avuto negli Usa con profitti in ascesa da 396 a 607 milioni. SCROLLANO I PROFITTI CHRYSLER — Anche per la Chrysler, come per la General Motors, il terzo trimestre registra un forte calo dei profitti di fronte ad un incremento delle vendite. Tuttavia, per il numero tre dell'auto americana, le cose vanno meno peggio che per il numero uno. Nel trimestre luglio-settembre la Chrysler ha visto l'utile netto contrarsi del 25,7% da 316,2 a 234,9 milioni di dollari su un fatturato cresciuto del 15.2% da 4484,8 a 5168.8 milioni. Per i primi nove mesi dell'86 il netto accusa una flessione del 23.9% da 1420 a 1080 milioni mentre le vendite salgono del 4,9% da 15.872.5 a 16.647,8 milioni.