Sfratti, nuovi contrasti di Stefano Lepri

o Strani, nuovi contrasti Il decreto dovrebbe essere approvato oggi dal governo o Strani, nuovi contrasti Nicolazzi minaccia di non partecipare alla riunione - Il psdi chiede l'impegno che la riforma dell'equo canone sia approvata entro due mesi ROMA — Il decreto-legge per graduare gli sfratti in 16 città è il primo punto all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di stamattina. Ma non è affatto certo che venga approvato. Ieri il ministro dei Lavori Pubblici. Franco Nicolazzi. che lo deve presentare, ha fatto perfino correre la voce che non andrà a Palazzo Chigi; preferirebbe rimanere a Napoli alla festa del suo partito, il psdi. Una volta di più. come è sempre avvenuto da molti mesi a questa parte, l'accordo su sfratti ed equo canone all'indomani del suo annuncio viene messo in discussione. L'unica differenza, in questa occasione, è che dovrebbe esserci davvero l'intesa sul merito dei due provvedimenti, la graduazione degli sfratti in alcune grandi città e la riforma dell'equo canone. Non è ancora espressa in un documento ufficiale, è affidata a fogli di appunti disordinati, ma c'è. Ciò che manca, secondo il psdi. è invece -un impegno preciso sui tempi e le contestualità- spiega il senatore Maurizio Pagani, fedelissimo di Nicolazzi. Anche questo impegno era stato annunciato l'altra sera, ma non è abbastanza rigido, e cosi -non ci sono le condizioni per varare il decreto-. La riforma dell'equo canone va approvata negli stessi due mesi prescritti per la conversione in legge del decreto sugli sfratti. Anche i liberali pongono la stessa questione, ma senza ultimatum. -Credo die i nostri ministri — dice il senatore Attilio Bastianini. braccio destro del segretario pli e negoziatore dell'accordo dell'altra sera — stano disposti ad approvare questo decreto, con la riserva die le modifiche all'equo canone siano approvate contestualmente. Mi sembra importante un impegno della presidenza del Consiglio per questo-. Cominciano intanto le pressioni perché il rinvio degli sfratti sia allargato ad altre città. L'Associazione nazionale dei Comuni (Anci) ritiene la graduazione in 16 città -insufficiente a risolvere il problema- e chiede un in contro urgente al governo. Il pei chiede che sia inserita almeno Bologna, unica fra le grandi città a non comparire nella lista di 16; e il sindaco Renzo Imbeni sostiene che Nicolazzi aveva riconosciuto la gravità della situazione anche a Bologna. Accoppiare un provvedimento limitato e urgente quello degli sfratti, alla modi¬ fica dell'equo canone che investe milioni di famiglie pare ad alcuni, come ai sindacati degli inquilini, -strumentale-. La media degli aumenti, calcolata dal ministero dei Lavori pubblici, è del 61.3Tc per tutti i Comuni dove l'equo canone continuerà ad essere applicato, ossia quelli con più di 20.000 abitanti. Ma la media dice poco; e se i sindacati degli inquilini preferiscono protestare contro i casi, come nei centri storici delle grandi città, in cui si potrebbe arrivare all'80-90^ di aumento, al contrario uno dei firmatari dell'accordo dell'altra sera, il senatore psi Franco Castiglione, sostiene che -per la maggior parte delle famiglie l'aumento sarà del 40-50%. sempre scaglionato-. Lo scaglionamento funzionerà cosi: in ogni singolo contratto di affitto, il canone non potrà aumentare più del 25ri all'anno. In questo modo, gli incrementi andranno a regime non prima di trequattro anni. Dov'è che gli aumenti colpiranno di più? La riforma, nel tentativo di far funzionare meglio l'equo canone che e sempre più evaso, tenterà di raccogliere alcune spinte che si sono espresse nel mercato degli affitti. I principali rialzi di canone riguarderanno per¬ ciò: 1) le grandi città: 2) i centri storici: 3) gli edifici vecchi. Dovrebbero essere toccati poco o nulla, al contrario, gli affitti nelle perilerie e negli edifici in cattivo stalo. I ritocchi all'insù saranno modesti per i già alti canoni delle case di nuova costruzione. Al di là delle differenze tra i vari casi, c'e un aumento che riguarderà quasi tutti i contratti: sarà di circa un terzo. Colpirà gli alloggi situati in edifici costruiti prima del 1975. che sono 185-90'; del totale: il ritocco alla voce -costo base di costruzione-. nel complicato meccanismo di calcolo dell'equo canone, comporterà per la precisione il 30^V in più nei Comuni del Centro-Nord, il 33Tc in quelli del Sud. In tutti gli alloggi che potranno essere definiti, secondo alcuni criteri che la legge fisserà, di .buona qualità», si applicherà un aumento ulteriore del 20<"(. Nei centri storici e nelle .aree di pregio., delle grandi città toccherà a tutti un altro 6% ir più. Più difficile valutare l'efietto della nonna (ancora da definire in alcuni punti) sui «patti in deroga.: 10-20^ in più in cambio di contratti di durata doppia, otto anni. Stefano Lepri

Persone citate: Attilio Bastianini, Franco Castiglione, Franco Nicolazzi, Maurizio Pagani, Nicolazzi, Renzo Imbeni, Strani

Luoghi citati: Bologna, Napoli, Roma