Morto Yeh, primattore per 70 anni in Cina

Morto Yeh, primattore per 70 anni in Cina Il militare legato a momenti storici del Paese, da Sun Yat-sen alPera maoista Morto Yeh, primattore per 70 anni in Cina DAL NOSTROO CORRISPONDENTE TOKYO — E' morto ieri a ottantotto anni il Maresciallo Yeh Jianying che in Cina negli ultimi settanta anni aveva fatto di tutto, o quasi tutto, era stato amico o nemico di tutti, o quasi tutti quelli il cui nome si presume rimanga nella storia. Non raggiunse mai la statura di un Sun Yat-sen, il padre della repubblica cinese; eppure, senza il suo sostegno, nel 1922 Sun probabilmente non ce l'avrebbe fatta a vincere i «signori della guerra» del Nord. Così come non ce l'avrebbe fatta Chiang Kai-shek, nel 1926, a lanciare la sua «spedizione a Nord» per riunificare il Paese. Yeh non raggiunse mai nemmeno la statura di Mao, o di Ciu En-lai, o di Lin Piao eppure il suo ruolo, a ripercorrere oggi le tappe della storia, si rivela essenziale e non tanto per il fatto che sia stato un soldato, dato che tutti i rivoluzionari cinesi della vecchia ge¬ nerazione hanno imbracciato il fucile. Yeh Jianying era infatti un esperto di «cose militari», non però unicamente un uomo d'armi: le sue passioni erano molteplici, la più bizzarra forse era quella per il teatro. A Mosca, dove trovò rifugio nel 1927 dopo il fallimento della Comune di Canton, studiò tattica militare all'Università per gli studenti e i lavoratori dell'Estremo Oriente, ma ben presto capi che non era aria per lui. Preferi un'avventura in Francia e in Germania e per due anni si dedicò a studi di arte drammatica. Presso quale Maestro? Brecht? Renoir? Teatro oppure cinema? Da Parigi al Kiangsi, dove Mao aveva stabilito la sua prima base rivoluzionaria, la distanza in quel lontano 1930 era più breve di quanto si pos sa oggi supporre, c'erano grandi cuori e cuoricini rossi che battevano all'unisono. Nel Kiangsi, dove il giovane Yeh fece ritorno direttamente da Parigi, fu nomintato da Mao direttore dell'Università dell'Armata Rossa con l'incarico di organizzare le troupes teatrali rivoluzionarie. Che lo spettacolo fosje politica Yeh lo sapeva, Mao lo sospettava, l'altro grande della rivoluzione cinese, Ciu En-lai all'epoca dell'università attore dilettante assai ammirato* spe cializzato in ruoli femminili, lo intuiva. Assieme i tre inscenarono l'impresa della Lunga Marcia, secondo Edgar Snow il più grande tour propagandistico della storia, drammatica epopea che si concluse con la commedia dell'arresto di Chiang Kai-shek a Sian, nel 1936: e a architettare l'arresto del Generalissimo e poi la sua magnanima liberazione — magnifica operazione pubblicitaria che servi a lanciare l'immagine, come si direbbe oggi, dei comunisti cinesi prima di tutto patrioti — pare che sia stato Yeh Jianying, l'uomo dei grandi colpi di scena, sempre in bilico, ma non in forse, tra spettacolo e rivoluzione, due grandi passioni che raramente permettono a chi le coltiva entrambe di mantenere dignità e credibilità. Ma si gioca alla grande soltanto con i grandi personaggi, siano «buoni» o «cattivi», non con le marionette. L'ultimo grande «reprobo» con il quale Yeh Jianying ha avuto a che fare è stato Lin Piao: chi può aver architettato nel settembre del 1971 l'eccezionale uscita di scena del delfino di Mao, tanto teatrale che più non si potrebbe? Una fuga in acreo verso il nemico sovietico, quindi Tradimento, l'aereo cade perchè manca il carburante, ecco il Fato: il cadavere è introvabile, permane il Mistero. Corre voce in Cina che sia stata tutta opera di Yeh Jianying il quale, scomparso Lin Piao, divenne il più alto membro della Commissione Affari Mi litari nonché ministro della Difesa. \ Che sia riuscito a far girare sempre la ruota dalla sua parte in una compagnia in cui vi era un grande mattatore, aggiunge lustro alla sua figura di politico, cioè di uomo che sa ordire trame e dipanare intrecci, costretto a ritirarsi fra le quinte dieci anni fa per ragioni di salute. Dcng Xiaoping, oggi che Yeh non è più, deve sentirsi più solo che mai, psicologicamente parlando. Renata Fisu