Trapattoni chiede all'Inter un gol

Trapattoni chiede all'Inter un gol Trapattoni chiede all'Inter un gol I giocatori milanesi hanno trovato molto freddo e forte vento - Un ostacolo in più contro l'aggressività del Legia - «Non dovremo rinunciare ad attaccare» - Fanna in tribuna DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — L'illusione di una giornata autunnale svanisce all'alba quando Varsavia precipita in pieno inverno: pioggia, gelo, nuvoloni minacciosi e soprattutto vento a raffiche. Le previsioni non inducono all'ottimismo per cui stasera l'Inter avrà' qualche problema in più oltre al prevedibile assedio da parte dell'-esercito- del Legia. Un moschetto ed una spada incrociati sono l'emblema di questa società (Legia significa legione) che accoglie i giovani più in gamba per avviarli alla vita militare ma, in certi casi, soprattutto allo sport. Nel caso del calcio c'è la possibilità di fare una vita migliore rispetto ai comuni cittadini condizionati dai loro introiti: 300 mila lire un operaio comune, 400 mila lire un impiegato di banca anche se bisogna dire, per onore del vero, che gli affitti sono assai bassi. Stasera per vedere Legia-Inter bastano 1000 lire per i posti popolari ed 8000 per i numerati nella tribuna centrale coperta soltanto in parte dalla tettoia. Per i calciatori, invece, le prospettive sono diverse: se il Legia passerà il turno, Dziekanowski e soci porteranno a casa un milione e mezzo di lire a testa, un sogno. Ovviamente le cifre che riguardano l'Inter sono ben diverse ma oramai è inutile anzi ripetitivo ritornarci sopra così come è demagogico da parte dei quotidiani polacchi sottolineare che la squadra di Pellegrini è costata 34 miliardi. Le immancabili punzecchiature della vigilia quando possono interessare anche fatti poco tecnici, come, ad esempio, la -love story- di Dziekanowski con miss Polonia '85, Zawiska, sono prontamente smentite dall'interessato ai giornalisti italiani. Il centrocampistabomber polacco ha poi negato di studiare l'italiano per poter chiedere una deroga (ha 24 anni, il limite è di 30) per seguire Boniek in Italia: «Studio inglese» ha tagliato corto per poi fuggire letteralmente quando l'interprete gli ha chiesto qual è il suo stipendio mensile, come voleva sapere un cronista particolarmente curioso. «Cosa c'entra con la partita?» ha risposto arrossendo e tuffandosi in mezzo ai tifosi. , Curioso anche l'atteggiamento del suo tècnicW'ìferèty Engel, che è molta gióvane, 34 anni, ma anche poco diplomatico. Quando gli abbiamo chiesto la formazione del Legia. ha risposto: «C'è sul Guerin Sportivo». Al che, più tardi, Trapattoni ha replicato: «Perché mal dobbiamo sempre dare un vantaggio ai nostri avversari annunciando i nostri piani?». Dopo di che ha confessato quali sono gli uomini che dovrebbero andare in campo concedendosi un paio di dubbi mentre per Fanna non ci sono problemi nel senso che andrà in tribuna. Sta bene, è pronto a giocare ma lo farà a Torino coniro la Juventus. ' ' Trapattoni' non5 Vuole utilizzare troppi elementi a corto di preparazione: c'è già Rummenigge, che ha appena un'ora di autonomia nelle gambe nonché Tardelli che ha smaltito in piedi un attacco di influenza. Via libera dunque a Piraccini con la prospettiva dell'ingresso in campo di Calcaterra al posto a o di Tardelli qualora il Legia, com'è probabile, attacchi con quattro elementi:. Arceusz e W. Sikorski centralmente con Dziekanowski e un altro centrocampista a turno sulle fasce. Engel vorrebbe assicurarsi un trionfale 2-0 ma ha finito per ammettere che «uno zero a zero sarebbe meglio di un successo di misura "sporcato' però da un gol dell'Inter». Engel ha un ottimo complesso, molto spregiudicato in casa ma sa benissimo che la tattica del Legia non sempre rispetta il necessàrio equilibrio come dimostrano i 21 gol segnati ed i 15 subiti. «il Legia sul proprio campo —- osserva Trapattoni — è complesso massiccio grazie a quattro nazionali di rilievo. Io mi auguro una partita facile, ricca di spettacolo ma so benissimo che sarà molto difficile e che ci saranno poche reti. Il fatto che 1 polacchi possano attaccare con quattro punte non mi indurrà a stravolgere l'assetto dell'Inter; marcheremo a uomo il punto di riferimento della squadra avversaria, cioè Dziekanowski, con Ferri o Baresi, a seconda della posizione che occuperà; per il resto agiremo come sempre. D Legia è portato al gioco offensivo però prende, anche tanti rischi: noi pertanto dobbiamo difenderci senza rinunciare a colpire. Noi abbiamo la possibilità di segnare e dobbiamo farlo come ad Atene: soltanto cosi metteremo al sicuro la qualificazione». Rummenigge si., aspetta molti fischi: da queste parti non amano i tedeschi. «Sono abbastanza collaudato; spero soltanto che non ci sia il vento di Ieri, In allenamento era quasi Impossibile controllare ti pallone». Aggiunge Altobelr ÙJv ~«l'g " sento che questo , è l'anno buono: dopo tre semifinali di coppa, sarebbe ora di arrivare all'atto finale. Naturalmente la qualificazione ce la giochiamo qui; dobbiamo giocare con l'impegno di Atene, difenderci tutti quando occorre ma anche attaccare in forze al "momento opportuno». Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Atene, Italia, Polonia, Torino, Varsavia