«Unosera» per rubare sonno ai telespettatori di Maria Grazia Bruzzone

«Unoserq» per rubare sonno ai telespettatori Come sarà il nuovo programma d'informazioni nella tarda serata di Rallino, da fine anno «Unoserq» per rubare sonno ai telespettatori Barbato ha rinunciato alla rubrica di cultura: «La Rai mi obbligava a lasciare il Parlamento» - Giacovazzo al costume, Mino Damato sull'avventura, La Volpe resta alle inchieste - Incerti cinema e il mercoledì sport ROMA — Ha ormai un titolo, Unosera, e una precisa fisionomia, 11 nuovo programma di informazioni della tarda serata che prenderà il via a fine anno su Raluno. Ma della squadra -. difficilmente foia parte'Andrea Barbato, uno dei nomi di maggiore spicco che erano circolati fin dall'inizio.Il deputato della sinistra indipendente, già direttore del Tg2 nei tempi caldi del «dopo riforma» doveva curare la rubrica di cultura, una delle sei settimanali che daranno corpo allo spazio informativo delle undici. L'idea di fondo c'era: un esperimento di rivista televisiva, luogo di attualità e dibattito cultural-llbrario sulla scia di analoghi esempi cartacei d'Oltralpe. Una sorta di •Apostrophe- ma in chiave italiana, tagliata per il piccolo schermo. E poi? Dice Barbato: -Con dispiacere ho dovuto dire di no. La Rai mi obbligava a lasciare il Parlamento e ho ritenuto più utile continuare questo mestiere. In realtà l'offerta dell'azienda in cambio del mio ritorno al giornalismo televisivo si è andata-sempre più assottigliando. Due anni fa si era parlato di una nuova Linea Diretta, dopo quella di Biagi. A questo punto non vedo problemi di incompatibibilità. A meno che non si voglia rispettare una regola generale valida anche per altri». Brando Giordani, capostruttura, di Raiuno, curatore insieme a Emilio Ravel e Paolo Giaccio delle tre serate della Rete (le altre tre toccano al Telegiornale), spera che 1 contrasti fra Barbato e l'alta dirigenza dell'azienda possano ancora risolversi. Crede molto nel nuovo programma, che giudica senza mezzi termini un passo avanti nelle scelte televisive degli ultimi anni. «Non un contenitore usa e getta ma un contenutodice polemicamente. Dalla redazione di • Unoserà- Ravel, che ha alle spalle lo storico «Tv 7- (anche allora insieme a Giordani) parla di • ritorno al giornalismo-, se pur timido, data l'ora tarda. «Cercheremo di rubare il sonno ai telespettatori-. In che modo? Sicuro è il nome di Giuseppe Giacovazzo, al quale sono affidate le inchieste di costume. Una prima serie, che il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno ha già messo in cantiere, analizzerà le molte facce del potere e si chiamerà emblematicamente «Palazzi-. Andando dal comandante dell'Arma dei Carabinieri e da quello della Guardia di Finanza, dal giudice costituzionale, dal presidente della corte dei Conti ma anche a via Solferino, sede di uno dei •palazzi» della stampa italia- na, l'autore cercherà di capire e spiegare al pubblico i complicati Intrecci del potere, i suoi limiti. Forse anche le sue non sempre chiare ramificazioni. La terza rubrica di Raluno ha un titolo ancora provvisorio, •Immagina-, e un sottotitolo meno ambiguo, -Un mondo tutto da vedere-, -Potrebbe anche chiamarsi L'occhio» dice Ravel. Parlerà infatti di cinema, televisione, pubblicità, fotografie; le forme della moderna comunicazione visiva. Niente spiegazione qui, ma cose d'attualità, eventi, personaggi, qualche riflessione. Tanti servizi e poco studio, con un conduttore in video ancora incerto. Sul versante del Tg, Mino Damato farà invece un discorso sull'avventura. In senso lato o se si vuole nel signi¬ ficato originario di avventura dell'uomo e della conoscenza. Avventura come esplorazione di confini, frontiera estrema. Allo sport resterà dedicato il mercoledì con qualche cambiamento, forse per rendere più omogenea la serata alle altre. Invariate anche le inchieste di attualità politica, curate da Alberto La Volpe. Proprio La Volpe è critico sullo schema delle sei rubriche già annunciato dallo stesso direttore Agnes. Dice: • Continuo a pensare che frantumare questo nuovo spazio in pezzi predeterminati sia un errore. La formula fissa preclude la possibilità di intervenire a caldo su un fatto importante. Nigntline, la 'linea-notte' dell'informazione, poteva essere un'occasione di approfondimento del telegiornale. E' un vero peccato-. Maria Grazia Bruzzone 1 Mino Damato toma sul video

Luoghi citati: Giordani, Roma