«Sono stato picchiato dalla polizia»

«Sono stato picchiato dalla polizia» Studente israeliano denuncia agenti e funzionari del commissariato Mirafiori «Sono stato picchiato dalla polizia» L'episodio in agosto - «Uno mi disse "Sporco ebreo fai schifo"; spiegai che ero di origine araba e allora mi diede del "terrorista"» - «Mi tolsero gli occhiali e mi presero a schiaffi: un timpano rotto» - Ieri il confronto davanti al giudice Alcuni funzionari e agenti del commissariato Mirafiori (1 cui nomi non sono stati ancora resi noti) sono sotto inchiesta perché avrebbero pestato a sangue, insultato e ingiustamente arrestato uno studente israeliano all'ultimo anno di Medicina, la cui unica colpa sarebbe stata quella di conoscere un presunto malvivente. Contro di loro verrebbero ipotizzati i reati di violenza privato, lesioni, falso ideologico e calunnia. Interrogati dal giudice istruttore Paola Trovati, nel pomeriggio di ieri e fino a tarda sera, alla presenza degli avvocati Dal Fiume, Altara. Trebbi e Della Rossa, sono stati posti a confronto con 11 loro accusatore. Ganem Tofek, 27 anni, assistito dall'aw. Maria Teresa Bragatto. Secondo 11 racconto del giovane, la mattina del 6 agosto scorso, alcuni poliziotti In borghese lo fermano a pochi isolati da casa. 'Forse si erano insospettiti perché avevo salutato un mio amico (Oscar Riva, tossicomane, appena arrestato per una falsa denuncia, ndri che avevo visto stretto fra loro*. Gli agenti portano Ganem Tofek negli uffici di via Olivero 13. « Uno di loro incominciò a dirmi "Sporco ebreo, fai schifo" — ha denunciato lo studente —. Quando gli spiegai che pur essendo israeliano sono di origin+araba e quindi musulmano, allora mi diede del "terrorista". Dicevo "Sono in Italia per studiare" e loro, con le mani, mi facevano il gesto di mandarmi via. Mi innervosii e protestai per quella prevaricazione. "Ti meriti uno schiaffo" mi risposero. Ero umiliato e disperato. Presi il telefono e mi passai il filo attorno al collo urlando: "Se volete ammazzarmi vi precedo"*. A questo punto, Ganem Tofek, ammanettato, sarebbe stato picchiato: .Afi tolsero gli occhiali e mi presero a schiaffi. Sentivo dolore all'orecchio, sanguinavo. Uno di loro, il più importante e che aveva visto tutto, seduto dietro la scrivania mi chiese cosa m'era successo prendendomi in giro: "Ma va, sei caduto da solo...*. A questo punto, la polizia avrebbe deciso di perquisire l'abitazione dello studente per controllare la veridicità di quanto affermava. Ma anche il libretto universitario e il permesso di soggiorno sarebbero stati utilizzati, dice il giovane, per sbeffeggiarlo. *Mi passarono un foglio da firmare — continua Ganem Tofek —, era un verbale in cui mi si accusava di aver detto a un'ispettrice II presente "Sci tremenda". Non era vero e mi rifiutai. "Non importa, tanto devi tornare domani per ritirare il permesso di soggiorno", mi risposero. Chiesi di essere portato all'o- spedale facendo capire che avrei denunciato ogni cosa al medico. "Un paio di giorni al fresco e ti passa tutto", mi disse un altro che stracciò il primo verbale per poi prepararne un secondo in cui mi si accusava di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Poi fui portato alle Nuove*. Il referto del medico del carcere confermerebbe le ac cuse del giovane: -Perfora zione del timpano dovuta a schiaffo*. Interrogato dal sostituto procuratore Vitari, Ganem Tofek ottiene l'8 agosto la libertà provvisoria. Per un mese e mezzo, il giovane israeliano è rimasto chiuso in casa terrorizzato dall'idea di essere fermato per strada •Avevo paura ed ero senza permesso di soggiorno, rimasto al commissariato e recuperato dopo molte peripezie dal mio avvocato: avrei potuto essere rispedito in patria, una cosa terribile perché mi mancano solo tre esami alla laurea e la delusione per i miei genitori sarebbe stata enorme...». Beppe Minella

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