Un americano rapito a Beirut

Un americano rapito a Beirut Edward Tracy è uno degli ultimi cittadini TJsaJrimasti in Libano .. . ■■ ■-. un -ujm. -ii 1 ■ 1 : 1—bm «w**»'- • Un americano rapito a Beirut I sequestratori: «Spia del Mossad e della Cia» - Esplosione all'ambasciata francese N08TRO SERVIZIO BEIRUT — .Nel nome di Dio, il clemente e il misericordioso», l'.Organizzazione per la giustizia rivoluioionana» ha annunciato nella capitale libanese il rapimento di un americano (almeno altri quattro sono tenuti in ostaggio nel Libano: di due è stata annunciata la morte, ma non sono mal stati trovati i corpi). E' Edward Austin Tracy, 56 anni, autore e disegnatore di libri per l'Infanzia, «spia del Mossad e della Cia». secondo i sequestratori. Con il comunicato, dattiloscritto in arabo, che rivendicava il rapimento, sono state recapitate a un'agenzia di stampa occidentale a Beirut due fotogra fie Polaroid della vittima. L'« Organizzazione per la giustizia rivoluzionaria» — che si ritiene formata da ultra sciiti filoiraniani e si è già addossata la responsabilità del sequestro del funzionario dell'Università Americana di Beirut James Clcip- plo, il 12 settembre scorso, e del francese di origine siriana Marchel Khodari. dodici giorni dopo — non precisa quando l'ostaggio è stato rapito. Tracy è uno dei pochissimi cittadini Usa rimasti nella capitale libanese dopo l'ultimo, grande esodo di occidentali, la primavera scorsa. Di lui si sa che era abbastanza noto a Beirut Ovest, e che non aveva praticamente rapporti con l'ambasciata del suo Paese. Chi lo conosceva qui ha detto che non lo vedeva .da alcuni mesi». La rappresentanza diplomatica ha comunicato che il rapito è originarlo di Rutland, nel Vermont; a Washington, il portavoce della Casa Bianca Speakes ha precisato che • Tracy non ha alcun rapporto con il governo Usa. Sono completamente infondate le insinuazioni dei suoi rapitori secondo le quali egli lavora per la Cia... Tracy è un'altra vittima innocente del terrori smo in Libano». Sono una ventina gli stranieri rapiti in Libano dal 1984 e tuttora In mano al sequestratori, dati per scomparsi o per «gius fisi a fi» dai terroristi li corpi non sono però mai stati trovati): oltre agli americani, otto francesi, due inglesi, l'italiano Alberto Molinari, un sudcoreano, un Irlandese. Nel pomeriggio di ieri, un'esplosione è avvenuta nel giardino dell'ambasciata francese a Beirut Ovest: due para sono rimasti feriti. La polizia libanese ha detto di non poter precisare se lo scoppio sia stato dovuto a un attentato o a un incidente. I diplomatici di Parigi sono da tempo trasferiti nella sede della rappresentanza a Beirut Est: nel settore musulmano della capitale lavora soltanto personale locale, i para si limitano a svolgere 11 servizio di sicurezza. Il ministro della Giustizia libanese e leader sciita, Nablh Beni, ha ieri confermato che il pilota abbattuto la settimana scorsa durante un'incursione di aerei israeliani contro basi palestinesi a Sidone è in mano alla sua organizzazione Amai. Beni, che ha parlato a una conferenza stampa, ha negato che siano già state avviate trattative per uno scambio tra il militare e libanesi detenuti nello Stato ebraico: »Non ci sono contatti — ha detto —. Israe le deve abbandonare il Libano Sud occupato e rilasciare tutti i prigionieri prima di chiedere la liberazione del pilota». Secondo 1 giornali libanesi, le autorità di Gerusalemme hanno già fatto sapere, attraverso intermediari occidentali, di essere disposte a uno scambio; in un'Intervista a una tv americana, l'altra sera, lo stesso vicepremier e ministro degli Esteri israeliano Peres ha detto di «non escludere» la possibilità di uno scambio di prigionieri. e. st.

Persone citate: Alberto Molinari, Edward Austin Tracy, Edward Tracy, James Clcip, Marchel, Peres