Carema, l'annata è storica

Careniti, l'annata è storica Ma lo scandalo del vino al metanolo chiude i mercati stranieri Careniti, l'annata è storica Alla vigilia della vendemmia le misurazioni sul grado alcolico hanno dato risultati eccellenti - Stimata una raccolta di 1000 quintali di uve - Germania e Stati Uniti annullano gli ordinativi - «Paghiamo colpe non nostre» CAREMA — Regna l'ottimismo fra i produttori del Carema. Le misurazioni sul grado alcolico delle uve danno valori elevati, «da annate storiche-, dicono gli esperti. Le preoccupazioni, invece, riguardano il futuro di questo -doc-. Lo scandalo del vino al metanolo ha, infatti, provocato una chiusura completa dei mercati stranieri. • Non sapevamo neanche che cosa fosse questo metanolo — dicono alla cantina dei produttori di Carema —. l'abbiai?io conosciuto a nostre spese, quando abbiamo atteso, ma inutilmente, gli ordinativi da Germania e America: gli stranieri fanno d'ogni erba un fascio e non vogliono più il nostro Carema. Chissà quanto ci vorrà per convincerli a berlo nuovamente-. Carema è l'ultimo paese del Canavese ai confini con la Valle d'Aosta. A pochi chilometri c'è Qu^ncinetto dove il vino al metanolo, ad aprile, ha fatto una vittima 'Afa noi con certi commercianti non abbiamo niente a che vedere — dicono alla cantina —. la parola d'ordine per tutti i soci è esplicita: si deve pensare alla qualità e non alla quantità. Non importa se vinificheremo di meno, ma dalle nostre cantine dovrà continuare ad uscire un vino perfetto-. Quest'anno, ad esempio, la cantina lavorerà solo le uve di prima scelta, quelle del doc: -A differenza dell'anno scorso — dice Arturo Perono, presidente della cooperativa dei produttori — la quantità è anche abbondante; non c'è stata la siccità che nell'85 aveva creato non pochi guai. Il resto della raccolta verrà vinificato direttamente dai soci: problemi di spazio, infatti, nonostante gli ampliamenti della cantina, ci impediscono di raccogliere anche le uve di seconda e tersa scelta-. Dei 45 ettari di vitigno di Nebbiolo da cui si produce il Carema. 18 sono di proprietà dei 45 soci della cooperativa. A novembre questa associazione festeggia i 26 anni di vita, relativamente pochi rispetto ad altre iniziative cooperativistiche avviate in Piemonte, ma ricchi di importanti traguardi. A Carema è in funzione da qualche tempo la condotta enotecnica: c'è in pratica un -medico della vite- che controlla costantemente i vitigni e. poi. segue le diverse fasi della vinificazione e dell'imbottigliamento. Il disciplinare doc impone al Carema quattro anni di invecchiamento, oltre all'anno di produzione: in pratica le bottiglie della vendemmia '86 le potremo bere solo nel 1991 -Abbiamo intenzione di chiedere al ministero una deroga a questo disciplinare — dice ancora Perono — in modo da poter vendere certi quantita¬ tivi di Carema dopo 2-3 anni di invecchiamento: questo ci consentirebbe di conquistare nuove fette di mercato e, soprattutto, di affrontare il problema dell'apertura a mercati stranieri nel modo migliore». Nelle gigantesche botti di rovere della cantina sono depositati attualmente 8800 ettolitri di vino: -Un capitale enorme che potrà rendere solo fra qualche anno, mentre noi dobbiamo sostenere continuamente spese-. Nelle previsioni dei tecnici la raccolta di uve darà quest'anno dagli 800 ai 1000 quintali. Fortunatamente la frana di aprile, staccatasi, dalla montagna sopra Carema non ha danneggiato i vigneti dei soci. Oltre al Carema doc. dalla cantina esce anche U .Carema dei Carema. ottenuto da una successiva scelta dei grappoli migliori. C'è, poi. il Nebbiolo del Canavese (•Questo lo beviamo noi-, dicono sorridendo in paese), ed il Tournet. un bianco da bersi molto giovane. I produttori stanno perfezionando un accordo con una cantina astigiana (a Calamandrana), una ligure e una dell'Emilia Romagna per la commercializzazione dei rispettivi vini. -Purtroppo una società milanese che commercializzava il Carema in tutta la Lombardia e in una buona fetta del Nord Italia ci ha lasciato — dice ancora Perono — ma siamo sicuri di farcela a riconquistare i mercati persi». Il biglietto da visita di questo prodotto non si discute: basta sorseggiarlo. Guido Novaria li-. Scorcio di Carema: le secchie case circondate dalle vigne

Persone citate: Arturo Perono, Guido Novaria, Perono