Il Kuwait frena iI vertice Opec
Il Kuwait frena II vertice Opec Insiste perché la sua quota sia aumentata di 90 mila barili Il Kuwait frena II vertice Opec La conferenza sospesa - Il tetto produttivo sarebbe elevato da 16,8 a 17 milioni di barili il giorno GINEVRA — La conferenza del tZ ministri dell'Opec è entrata ieri nella terza settimana ma neppure questa ulteriore giornata di discussioni è servita a sciogliere il nodo principale: la ridistribuzione delle quote produttive. Falliti finora gii sforzi per mettere a punto un'intesa definitiva sui criteri per determinare i livelli di produzione dei singoli Paesi, l'attenzione è stata centrata sulla proroga fino a tutto dicembre dell'accordo temporaneo elaborato ad agosto e che scade fra dieci giorni. Tuttavia, è bastata la proposta di elevare il tetto globale di produzione dell'Opec da 16,8 a 17 milioni di barili il giorno per far riemergere le division!. Ieri, Infatti, le acque si sono .'atte nuovamente turbolente quando il ministro del petrolio del Kuwait, sceicco Ali Khalifa al Sabah, ha detto che il suo Paese insiste nella richiesta di un aumento di 90 mila barili il giorno della sua quota in modo da eguagliare quella consentita alla Libia, che è di 990 mila barili. La questione sembra costituire una grossa difficoltà anche perché 11 ministro kuwaitiano ha precisato che il suo Paese non intende rinunciare «neppure ad uno dei 90 mila barili richiesti». Una dichiarazione non certo ottimistica è stata rilasciata dal ministro del petrolio saudita, Vannini: .Abbiamo interrotto i lavori e non so quando riprenderemo» ha detto. Ai giornalisti, poi, che gli chiedevano se le prospettive della conferenza fossero pesitive, ha risposto: «Non sembra che siano cosi positive come si dice». I delegati del Kuwait, dal canto loro, si sono lamen¬ tati che le discussioni stiano prendendo una piega politica piuttosto che tecnica, come sarebbe logico secondo loro. Nel frattempo al ministro iracheno Oassim Hassan Taqi ha lasciato la conferenza anche se la delegazione di Baghdad continuerà, comunque, a seguire i lavori. Anzi, alla partenza Taqi sì è detto fiducioso che un accordo di compromesso sarà raggiunto, precisando che in questo contesto si dovrebbe varare un aumento di 200 mila barili il giorno del tetto complessivo. Di tono ottimistico anche le dichiarazioni del ministro iraniano, Gholamreza Aqazadeh, secondo il quale i principali problemi dell'Opec a riguardo delle quote sono stati risolti ed è imminente un accordo su un piano provvisorio di tagli produttivi che ricalcherebbe quello in vigore per settembre e ottobre.
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