Craxi é in Algeria

Craig é in Algeria L'Italia vuol migliorare rinterscambio commerciale Craig é in Algeria ALGERI — L'Italia-rinsalda le relazioni con l'Algeria dopo la conclusione di importanti accordi economici e in un clima di reciproca fiducia, amicizia e volontà di cooperazione, il presidente del Consiglio italiano, Craxi, ha iniziato ieri ad Algeri una visita di lavoro di due giorni. All'arrivo all'aeroporto Boumedien è stato accolto dal premier Brahimi e dal ministri economici. Il primo ministro algerino ha parlato di collaborazione eccellente con l'Italia, improntata a equità e chiarezza. Craxi ha definito 'essenziale ed importante' il ruolo dell'Algeria nel contesto del Mediterraneo, del Medio oriente, dei Paesi non allineati e da questo quadro — ha precisato — sorge il bisogno dell'Italia di consultazioni reciproche davanti a una situazione internazionale difficile e inquietante, con uno scenario nel Mediterraneo che preoc ^.upa tutti 1 PaisJ4?^4sana.' >t,Del Medio Orienie^dglla ri- cerca di soluzione alla questione palestinese, dei mezzi per combattere il terrorismo internazionale. Craxi ha parlato poi con il Capo dello Stato e segretario generale del Partito Unico Chadli Bendjedid. L'Algeria si è sempre schierata a favore di una Conferenza internazionale sul problema palestinese, ma tiene fermo il principio della necessità di un comitato preparatorio che deve soprattutto facilitare l'unità in seno alle fazioni palestinesi e far prevalere un'intesa minima comune nel diviso mondo arabo. Una conferenza ad Algeri per ricercare un accordo tra tutti i dirigenti dell'Olp e gli oppositori di Arafat continua a restare l'obiettivo di fondo del governo algerino. Gli incontri, che si concludono oggi, dovranno servire inoltre a delineare un quadro di riferimento per il rilancio di rapporti complessivi bilaterali. Un esame particolare sarà dedicato da Craxi, negli ìnqoiUrt con- il .ministri. cco,fqmiciaalgeriaL .ai .modi..e tempi per realizzare una collaborazione più stretta, facilitare flussi di scambi, assicu rare una qualificata parteci pazlone dell'imprenditoria pubblica e privata italiana ai plani di sviluppo dell'Algeria. Nei colloqui verrà anche affrontata la questione del deficit dell'interscambio italoalgerino che ha presentato nel 1985 un attivo di 2900 miliardi di lire per l'Algeria, dovuto alle grandi forniture di metano. La visita di Craxi, la seconda dopo quella del 1984, avviene intani a tre settimane dalla conclusione di un nuovo accordo triennale per la fornitura di gas naturale algerino. L'intesa, firmata Roma all'inizio di ottobre, dopo laboriosi negoziati, pre vede che l'Eni importerà fino al settembre del prossimo anno circa 10 miliardi di metri cubi di metano, con una diminuzione di 2,4 miliardi rispetto al prelievi del corrente anno, a prezzi finalmente concorrenziali al gas che l'Italia acquista nel Nord Europa.

Persone citate: Arafat, Boumedien, Brahimi, Chadli Bendjedid, Craxi