Baronchelli stacca anche Kelly

Baronchelli stacca anche Kelly CICLISMO Secondo successo di Gibì nel nuovo durissimo «Lombardia» Baronchelli stacca anche Kelly I /irlandese distanziato di 15" con una volata iniziata a due chilometri dal traguardo - Un percorso severo DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Il calembour è sin tròppo facile, ma aiuta molto: Baronchelli ha vinto l'80° (e il suo secondo, l'altro successo fu nel 1977) Giro di Lombardia diventando Baron-Kelly, cioè velocizzandosi nel finale come ormai si pensava che avrebbe fatto l'irlandése gran favorito (e vincitore nel 1983 e nel 1985), staccando appunto Kelly a neanche due chilometri dal traguardo, eseguendo umilmente e stavolta trionfalmente la volata del poveri, che è uno sprint solitario, di solito inutile, contro paure e non contro rivali. Con questa volata Giovanbattista «Gibl. Baronchelli ha fatto sua, con 15" appunto su Kelly facile e disperato secondo, là più dura corsa in linea de} mondo, morbida soltanto nella parte finale, verso Milano e poi dentro Milano segnata dai ciclisti sino a fianco del Duomo che fa seicento anni. L'inserimento delle salite di Esino. Valcava e Valplana, con l'antipasto del Ohisaìlo, ha reso tremendissimo questo nuovo Giro di Lombardia, duro come una grande tappa montagnosa del Tour de France e dunque più dì ogni tappa del Giro d'Italia. Sono stati 260 chilometri di fatica, del tipo definito nel ciclismo nobile e altrove demenziale. E c'era bel tempo, il che spiega i superstiti, «addirittura» 31 su 168 partiti da Como. Il Ghisallo ha spaccato Bugno, vincitore del' Giro del Piemonte. Esino ha creato la fila indiana, che era poi una fila di bramini davanti e paria dietro. Tredici i bramini: MDnGBv( Mòttet Pignon Kelly Muller Da Silva Chioccioli Schoenenberger Kuum Anderson Giupponi Golz, e poi Vandi e Baronchelli. Valcava ha davvero fatto la corsa. In vetta (proprio una vetta, con fumi di nebbia), a 100 chilometri scarsi dal traguardo sono passati Gibl Kelly Giupponi Da Silya'con 12" su Mottet e •24" su Anderson. Era già crollato Pignon. è crollato presto Mottet. Su Valpiana conferma dei più bravi e dunque, per i 67 chilometri di discesa-pianura sino a Milano, sei davvero forti, spedali: Baronchelli e Giupponi della Del Tongo, Kelly e Da Silva della Kas, gli «sciolti» Schoenenberger e Anderson. Baronchelli e Giupponi sono bergamaschi (Gibl è mantovano per caso, vive a Caluso d'Adda), ieri erano su monti di casa: fra i due ci sono 11 anni (33 a 22), è stato Giupponi a consigliare il vecchio a stare calmo, ad aspettare il momento giusto: «E forse sono partito lo stesso troppo presto; ha detto Gibl. Kelly temeva Schoenenberger e Anderson, non ha subito rincorso l'italiano per non favorire i due. Baronchelli ha vinto di gambe e di testa. Sereno anche quando proprio l'auto di Torriani ha urtato per terra Giupponi, per poco non abbattendo anche Kelly. Gibl investirà in mucche il ricavato. Scapolo, contadino, un sorrriso scettico sempre stampato sul volto. A ventun anni (1974) esordi al Giro d'Italia e fini secondo. 12" appena dietro l'immane cannibalesco Merckx. Tramortito per un po' di anni, si è rimesso insieme con calma e dignità. Ha vinto molto, fra l'altro sette Giri dell'Appennino consecutivi, ma la cosa più grossa sino a ieri era l'altro Giro di Lombardia. Con Baronchelli e con Visentin! Moser Argentin Bontempi riempiamo di ciclismo italiano il 1986 internazionale. All'estero ci ammirano, in Italia si continua a parlare di declino e anzi di fine di uno sport che ancora ieri ha chiamato sulle strade una folla enorme, ha spinto gente ad andare su, di gambe, per salite spaventose, a veder passare quelli del Giro di Lombardia (ma a valle c'erano troppi automobilisti stoppati, e giustamente furenti: il fatto è che il blocco stradale è stato troppo anticipato rispetto a passaggi previsti che il percorso duro ha ritardato). Molti corridori nelle retrovie si sono fatti trainare da alcune motociclette, li abbiamo visti; abbiamo annotato i nomi per denunciarli, non lo facciamo, è stato un grande Giro di Lombardia, non è obbligatorio essere fachiri, e poi ha vinto Baronchelli quando già si temeva uno straniero, si diceva Kelly, ha vinto Gibl e c'è un'amnistia. Gian Paolo Ormezzano Ordine d'arrivo: i. Baronchelli (Del Tongo). 262 km in 7h01'7", media 37,329; 2. Kelly (lil) a 15"; 3. Anderson (Aus); 4. Schoenenberger (Sv); 5. Da Silva (Port); 6. Giupponi s.t.; 7. Muller (Sv) a 7'03"; 8. Ackermann (Sv) a 7'34"; 9. Rabottini; 10. Ruttiman (Sv); 11. Gayant (Pr) s.t.; 12. Criquielion (Bel) a 7'45"; 13. Millar (Sco); 14. Golz (Ger) s.t.; 15. Bugno a 8'05". Milano. Gian Battista Baronchelli taglia solitario ed esultante il traguardo del Giro di Lombardia