Nozze ricerca-industria

Nozze ricerca-industria Diventa ufficiale la collaborazione tra scienza e imprese Nozze ricerca-industria Presentato nei giorni scorsi un volume con il «repertorio» degli studi svolti negli atenei torinesi - Servirà a favorire l'incontro tra il mondo accademico e le piccole e medie aziende, potenziali utilizzatrici dell'innovazione tecnologica Dopo un lungo corteggiamento, con incontri occasionali, fervide promesse e ambiziosi progetti, finalmente il matrimonio. I partner sono due mondi, quello industriale e quello della ricerca universitaria, che hanno celebrato le Insolite nozze scambiandosi gli anelli in segno di fedeltà e di reciproca collaborazione. Per festeggiare il rito, nel tempio sacro dell'imprenditoria torinese, l'Unione Industriale, sono convenuti qualche giorno fa i massimi rappresentanti del due mondi, protagonisti e testimoni di una «santa alleanza* destinata a partorire benefici effetti per l'intera collettività. Il «matrimonio che s'ha da fare, tante volte auspicato in anni precedenti, s'è celebrato all'insegna della concretezza. In una conferenza stampa e in una tavola rotonda, con titolo '-Industria e Università per lo sviluppo della ricerca; è stato presentato 11 frutto di uno studio comune. Si tratta di un volume spesso come un mattone, ^Repertorio delle ricerche svolte negli atenei torinesi: Ogni pagina comprende una decina di parole chiave, con l'indicazione del tema della ricerca, il diparti mento cui è stata commisslo nata, gli autori. Una vera e propria banca dati, insomma, a disposizione delle grandi, medie e piccole imprese che saranno in grado di conoscere subito la tipologia degli studi ultimati o in corso (le voci sono circa 1500), la quantità (1015), le sedi. Un censimento unico nel suo genere In Italia, che riguarda le ricerche del Politecnico (Ingegneria e Architettura) e dell'Università (Economia e Commercio, Scienze matematiche e Scienze politiche). Come ha sottolineato il vicepresidente dell'Unione, Gianni Merlinl, il Repertorio •si rivolge alle imprese e, in particolare, alle piccole e me¬ die, offrendo loro uno strumento orientativo per entrare in contatto con il mondo accademico e per favorire l'incontro tra studiosi e utilizzatori potenziali di innovazione tecnologica*. Non è che in passato la collaborazione fra i due microcosmi non vi sia stata, come confermano alcuni dati. Negli ultimi 3 anni il Politecnico ha raddoppiato le proprie entrate da committenza esterna per ricerca, didattica e consulenza, introitando 9 miliardi dei 24 del proprio bilancio. La sola Facoltà di Scienze matematiche. all'Università, come ha ricordato il preside Borello. ha incassato, l'anno scorso, un miliardo da contratti con aziende. Ma la novità consiste nell'aver istituzionalizzato la collaborazione che d'ora in poi, per affermazione dei due rettori, Stragiotti e Dianzani, aumenterà in quantità ed efficienza e non sarà più saltuaria o affidata alla disponibilità di qualche docente, dipartimento o impresa. Notevole la. ricaduta di benefici per entrambe le parti. Le aziende potranno disporre di un know-how attinto dalle due -riserve di scienza» universitarie, l due atenei riceveranno maggiori risorse finanziarie. Nel corso dell'incontro, 11 prof. Borello ha annunciato la prossima pubblicazione di una .Guida per l'utilizzo delle risorse tecnico-scientifiche* in Piemonte, mappa di tutti i centri di ricerca pubblici e privati con relative specializzazioni e tecnologie disponi, bili. Ai lavori hanno preso parte anche il direttore generale del Cnr, Bruno Colle, il presidente del Comitato di studio per la ricerca e l'Innovazione della Conflndustria, Carlo Eugenio Rossi, la preside di Economia, Germana Muttini-Conti, e i docenti Gaboardi, Pozzolo e Ricossa. Guido J. Paglia

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