Consiglio di sicurezza Il ruolo dell'Italia

Consiglio di sicurezza Il molo dell'Italia Consiglio di sicurezza Il molo dell'Italia L'ingresso come membro non permanente WASHINGTON — L'Italia è stata chiamata per la quarta volta a fare parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu come membro non permanente (lo fu già nel '59'60. nel '70-71 e nel "75-'76). Per una curiosa coincidenza, prima mai verificatasi, con l'Italia sono entrate nell'organismo anche le altre due ex «potenze dell'Asse», la Germania e il Giappone. E' la seconda volta che Bonn fa parte del Consiglio di Sicurezza: la Germania Occidentale fu ammessa all'Onu, insieme con quella Orientale. all'Inizio degli Anni Settanta. Il Consiglio ha 5 membri permanenti — le potenze vincitrici dell'ultimo conflitto mondiale, cioè Stati Uniti, Unione Sovietica, Cina. Francia e Inghilterra — e 10 membri non permanenti, ciascuno del quali rimane in carica 2 anni (5 vengono nominati un anno. 5 l'anno successivo) e che rappresentano schieramenti precisi: occidentale, Est-europeo, afroasiatico, latinoamericano. Il presidente del Consiglio di sicurezza ruota ogni mese, secondo l'ordine alfabetico Inglese. L'organismo ha 11 compito di dirimere le controversie politiche, e intervenire quindi nelle grandi crisi. Alle sue risoluzioni — che peraltro sono prive di potere coercitivo — può porre il veto soltanto uno dei 5 membri permanenti. Stati Uniti e Unione Sovietica sono quelli che hanno più spesso esercitato tale diritto. Di rado un Paese membro dell'Onu ha ottemperato alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza: Israele è tra quelli che non le hanno mai rispettate. Per l'Italia, la partecipazione al Consiglio potrebbe comportare una presa di distanza dagli Stati Uniti su alcuni problemi internazionali, ad esemplo quello del Medio Oriente. Dall'organismo, una questione può essere demandata all'Assemblea Generale, le cui conclusioni tuttavia generalmente hanno efficacia ancora minore. ,