Finanziaria, avanti divisi di Emilio Pucci

Fiminziaria, ovanti divisi 15 d'accordo sui provvedimenti, non sui contenuti Fiminziaria, ovanti divisi I maggiori contrasti riguardano età pensionabile, finanza locale (Tasco) e sanità ROMA — La Finanziaria '87 forse non resterà una legge fantasma: 1 partiti della maggioranza hanno trovato ieri l'accordo sui provvedimenti di settore che in pratica renderanno operativa la manovra economica: pensioni, sanità, finanza locale, occupazione, mercato del lavoro. Nel vertice a Montecitorio, presieduto dal sottosegretario Giuliano Amato, si è fissato un calendario di massima per il varo di queste importanti riforme che dovrebbero essere approvate tra la metà di novembre e la fine del marzo '87. Tutto questo a parole. Nei fatti c'è un profondo contrasto dc-psi proprio sulla riforma delle pensioni che figura al primo posto della tabella di marcia fissata nella riunione di ieri. Il progetto De Michelis non piace ai democristiani (l'ultimo siluro è del responsabile della previden za e sanità, Tina Anselmi, dalle pagine de II Popolo). Il provvedimento rischia cosi di rimanere bloccato per molto tempo ancora. Ed an¬ che sui contenuti delle altre riforme le forze della coalizione si trovano in perfetto disaccordo. Di qui le perplessità sul rispetto dei tempi di avvio della manovra. Comunque, è già confortante per Palazzo Chigi che all'interno del pentapartito ci sia questo sforzo per trovare un minimo di coesione. Il vertice di ieri è stato provocato dalla richiesta dei socialisti e da una lettera a Craxi del segretario liberale Altissimo per sollecitare una rapida definizione e approvazione dei provvedimenti di «corredo» alla Finanziaria che altrimenti resterebbe una legge vuota. •I provvedimenti attinenti a previdenza, sanità, cassa integrazione, finanza locale e Mezzogiorno — rileva Altissimo — avrebbero dovuto essere definiti entro il 30 settembre, ma finora, nessuno di essi ha varcato le soglie del Consiglio dei ministri». Il socialista Sacconi sostiene ora che già nella prossima riunione di governo si prenderanno in esame queste mi¬ sure, primo fra tutti il progetto per le pensioni. La maggioranza solleciterà anche il contributo costruttivo delle opposizioni. Ma innanzitutto si dovrà trovare l'armonia all'interno del governo. Ed ecco i provvedimenti in discussione. Pensioni — Il problema è quello di integrare l'ennesimo testo messo a punto dal ministro del Lavoro, De Michelis, con quello elaborato dalla speciale commissione parlamentare presieduta dal democristiano Cristofori. Lo scontro è soprattutto sull'età pensionabile. Per la de, dice Tina Anselmi, «è importante mantenere l'età pensionabile a SO anni, realizzando questo obiettivo per la donna entro il 1999 e comunque per quelle donne che non hanno ancora 15 anni di anzianità'. Viene quindi respinta l'ipotesi De Michelis di portare tutti a 65 anni. Sanità - - Sul tema c'è gran confusione. Della riforma non si è scritto un solo rigo. Ci sono soltanto promesse del ministro DonatCattin. Il riordinamento del settore è inoltre legato al problema dell'autonomia impositiva degli enti locali. Non si vede come in pochi giorni si possa chiarire tutto. I liberali insistono sulla «stringente attualità' della rifor ma. Enti locali — La Tasco, la nuova tassa comunale, è sempre al centro di violente discussioni. La reclamano 11 ministro del Tesoro Goria, 1 socialisti e i socialdemocratici, ma il ministro delle Finanze Visentini e gran parte dei democristiani non la vedono di buon occhio. Cosi, è ancora in alto mare l'autonomia impositiva delle amministrazioni periferiche. Occupazione — E' il fronte più calmo: De Michelis ha già pronti gli interventi per l'occupazione giovanile nel Mezzogiorno, per la riforma del collocamento, per la nuova cassa integrazione e per una maggiore flessibilità del mercato del lavoro (contratti formazione e part-time). E forse saranno proprio queste misure a marciare per pri- me Emilio Pucci

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