A Bugno il Giro del Piemonte

A Bugno il Giro del Piemonte L'unico italiano «vivo», la sola speranza pei* il Lombardia A Bugno il Giro del Piemonte Facile vittoria in volata sul ti aguardo di Novara - Oggi a Campione d'Italia la punzonatura della «classicissima» di domani DAL NOSTRO INVIATO NOVARA — Gianni Bugno, dell'Atala, monzese di vehtidue anni abbondantissimi, nato a Brugg, Svizzera, Cantone dell'Argau, dove 1 suoi stavano per lavora ha vinto in semplice volata 11 74" Giro del Piemonte, ieri da Novara a Novara per 206 abbastanza facili chilometri. La media comunque è stata dei 44.867, normalmente inaccessibile alle auto sulle stesse strade del Novarese e del Vercellese. La corsa ha avuto il dono di un clima bellissimo, dolce e non caldo, con paesaggi abbelliti da quello che si spera, ciclisticamente, sia il penultimo sole d'ottobre (l'ultimo per favore domani, al Giro di Lombardia che compie «ttan t'armi). I iftgnrJ'è Uri corflalSHS^del 'tipVafl&ico, e come ttefóta è" del tipo che Tognazzi macchietta del teleschermi definiva poco fine ma rude. Dice le cose che deve dire, offre qualche sillaba sentimentale, basta. Nato come velocista, afferma di essere maturato come scalatore: e dunque si propone come nostro salvagente, anzi salvapopolo, per il Giro di Lombardia, che esplorerà nuove dure montagne del Bergamasco. D'altronde prima di ieri i due grossi successi 1986 di Bugno, professionista dalla fine del 1985. erano stati nel Giro dell'Appennino (sprint su Moser) e in quello del Friuli (sprint su Corti): due corse dure, la prima anzi durissima, probabilmente la più dura corsa in linea del mondo. Inoltre Bugno è arrivato sesto nella Parigi-Bruxelles, 301 chilometri, corsa per chi ha gambe vere. Ieri, dopo una giornata tranquilla cioè anonima, ha chiuso la stagione anche Bontempi, 76° nel gruppone. Moser e Argentili e Visentin! sono già degenti nel riposo, almeno come stradisti, Saronni idem, ieri perù presente al traguardo di Novara, la città dove è nato, per dire che quest'anno non ha più nulla da dire. Nasce per domani la speranza-Bugno, più consistenze forse della speranzaBaronchelli: e altre non ce ne sono. Bugno ci ha detto: «Non credo di avere speso, per vincere, molto di più di quello che gli altri hanno speso per finire dietro di me. Non ho cioè compromesso niente del Giro di Lombardia, vincendo il Giro del Piemonte: Erano in gara ieri i migliori stranieri ancora vivi, cioè Kelly (trentaseiesimo). Ber- nard (terzo), Anderson (quarto), Ducloa-Lassalle (sesto) e Kuum (decimo). Dietro a Bugno, nella volata dei primi è finito Enrico Grìmani di Civitavecchia, professionista da quest'anno, non male. Domani sapremo se gli stranieri ci hanno lasciato fare, pensando al Lombardia, oppure se sono più spappolati dei nostri. La corsa di ieri ha una bella luce jua, che però non illumina troppo il futuro. Andatura rapidissima, fughe varie, ai 942 metri dal valico della Colma, km B2, «tetto» del Piemonte delle grandi montagne, primo Cornillet su Gayant, Romiriger, Indurain, Esnault e Calcaterra. qualcuno vi dice qualcosa? Indurain ha vinto a Torino U Tour d'Europa, -#??hi &ntePl£Siml giorni la. GrUppone a 120'', poi a 3'20", però psicologicamente sempre 11. e infatti raggiunti i sei al km 170. Poi scappatelle minime, scappatelle controllate, compresa una che pure, con Fignon, poteva essere sostanziosa, alle porte di Novara, cioè prima dei 4 giri cittadini di un circuito di -5 km scarsi. Nell'ultimo giro fuori Vandi. ripreso, volata di una specie di supergruppo espresso dalle ultime pedalate, e leggermente avvantaggiato (6") sul gruppo vero e proprio. Bugno ha scartato ai 200 metri per evitare Duclos-Lassalle zigzagoso, poi ha semplicemente pedalato, contenendo Grimani senza Impegno speciale, e alzando le braccia come da copione. Oggi ii grande, ciclismo internazionale, inteso come resti di stagione, si trasferisce a Campione d'Italia, enclave nostra in Svizzera, per la punzonatura del Giro di Lombardia che sarà corso domani da Como a Milano. Trattasi di scelta geopolitica, turistica, economica, n ciclismo cerca palcoscenici «grassi», ma intanto ieri a Novara si è permesso stavolta un circuito cittadino, grossa novità relativa per questo sport ormai scacciato dai gas combusti delle auto. Il sindaco Ri viera valuterà proteste even tuali, applausi eventuali, in vista del Giro novarese del Piemonte 1987. Gian Paolo Ormezzano Ordine d'arrivo: 1. Bugno (Atala) km 206 in 4h35'36", media 44,847; 2. Grìmani; 3. Bernard; 4. Anderson; 5. Lang; 6. Duclos-Lassalle; 7. Rossign.011; 8. Delle Case; 9. Achermann; 10. Kuum; 11. Contini; 12. Zanatta; 13. Caroli; 14. Vandi s.t.; 15. Furlan 'a 6". " " ntKgfvqnhdsslmt