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Un raid europeo per festeggiarla Un raid europeo per festeggiarla (f. b.) Per festeggiare la duemilicmesima Uno prodotta (per la cronaca, una 75 Super IE con catalizzatore, che sarà consegnata mercoledì prossimo a Torino alla signora Ingeborg Bàumler, addetto stampa al Comune di Francoforte), la Fiat ha organizzato un Raid di circa 3000 chilometri che si sta svolgendo attraverso sette Paesi: Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca e Germania. Vi prenderanno parte venti vetture, al cui volante si alterneranno oltre 160 giornalisti europei. La manifestazione si è iniziata lo scorso 10 ottobre con la tappa Torino-Lione-Parigi; lunedi 13 il Raid ha ripreso la marcia fino ad Amsterdam, e successivamente da Amsterdam a Odense, in Danimarca. L'ultima tappa porterà le vetture a Francoforte il prossimo 20 ottobre. Le 20 Fiat Uno avranno cosi percorso complessivamente 60 mila chilometri in quattro tappe. Non ci sarebbe stato certo bisogno di tale dimostrazione collettiva per confermare le qualità, l'affidabilità e la brillantezza della Uno; ma in questo caso è stato un modo senza dubbio inconsueto e del tutto pertinente per celebrare il prestigioso traguardo dei due milioni di unità uscite dagli stabilimenti di Mirafiori e Rivolta. Nella storia delle produzioni Fiat il record è per ora detenuto dalla 127: 5.820.000 unità costruite (in quindici anni), con una produzione media mensile di 31.122 unità, mentre per la Uno è già arrivata a 44.444 esemplari al mese. Per arrivare al primo milione di Uno prodotte.sono occorsi 24 mesi, ma soltanto più 18 mesi per raddoppiarlo: è la dimostrazione che la domanda della Uno è in continua crescita, e che la Fiat è in grado di farvi fronte con la modernità dei suoi impianti, dotati di tecnologie produttive seconde a nessuno. Fino a oggi, il 4328% delle Uno costruite è delle versioni 45 e Fire 1000; seguono la 55/60 con il 25,80% e le Diesel con il 20,95%. Quanto ai risultati commerciali, in Italia ne sono state finora vendute 1281.000, in Germania 131.000, in Francia 120.000, in Gran Bretagna 82.000, in Olanda 33.000, in Belgio 23.000, in Svizzera 15.000. Complessivamente, i mercati europei ne hanno assorbite 1.790.000, quelli extraeuropei 160.000.