Alfa-Ford conto alla rovescia

Alfa-fard confo olia rovescia Alfa-fard confo olia rovescia Dopo Craxi ieri Petersen ha visto Romita, Darida e Zanone - Attesa la proposta Fiat ROMA — H blitz promozionale del presidente della Ford, Donald Petersen, si è concluso. Per l'Alfa Romeo è il conto alla rovescia: lo staff della Fiat sta ultimando la proposta che sarà consegnata alla Finmeccanica entro la prossima settimana. Dopo Craxi, è toccato.ai ministri Romita, Darida e Zanone ascoltare separatamente l'illustrazione del plano di Detroit. GH incontri almeno nelle dichiarazioni ufficiali, hanno soddisfatto tutti. Ma alcuni interrogativi sollevati ora da questo ora da quel ministro non avrebbero trovato risposte esaurienti fino in fondo. Sulla questione occupazione, ad esempio, Petersen non avrebbe fornito stime precise, riservandole ad ulteriori negoziati con la Finmeccanica. E su questo punto avrebbero Insistito particolarmente tanto Romita quanto Zanone, ma senza avere assi¬ curazioni definitive. Nel 1985 l'Alfa Romeo ha perduto 8 milioni per occupato, ogni auto del Biscione uscita dalle catene di montaggio è c'ostata alla collettività un milione e 700.000 lire. Un'altra questione sollevata dai ministri è stata la ricerca. 'Non basta — ha spiegato una fonte autorevole — affermare che la ricerca del gruppo resterà in Italia: c'è da chiarire con quanti uomini e se si tratterà esclusivamente di tecnici italiani.. Petersen ha escluso, ma lo aveva fatto Intendere già dopo l'appuntamento a Palazzo Chigi, un accordo a tre Ford-Fiat-Alfa. L'iniziativa del presidente della Ford, che l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, ha definito scherzosamente un'opera di lobby, mirava evidentemente a creare un clima di consenso nel governo italiano. A chi gli chiedeva come mai la proposta Ford avesse trovato in Italia un alleato inaspettato, il pei, Petersen ha risposto sorridendo: «ancora non so come interpretare questo fatto». In realtà in questi giorni la posizione del pei è stata molto semplificata a favore della Ford, mentre probabilmente non tutti nel partito la pensano allo stesso modo. Dopo un articolo apparso Ieri sull'Unità e che reca la firma del responsabile del settore industria Franco Borghini, e alcune Gian dopo dichiarazioni del segretario della federazione di Torino, Fassino, le osservazioni degli esponenti comunisti appaiono molto più problematiche e articolate: insomma la decisione per l'aggiudicazione dell'Alfa non dovrà essere una scelta di schieramento, ma una scelta che salvaguardi da una parte l'Alfa e dall'altra l'Industria automobilistica nazionale che nei prossimi anni si dovrà misurare con una concorrenza sempre più agguerrita. e. pa.

Luoghi citati: Detroit, Italia, Roma, Torino