La Borsa pregusta battaglie

La Bona pregusta battaglie La Bona pregusta battaglie MELANO — SI attendeva un novembre di fuoco in Piazza Affari. A giudicare dalla partenza del ciclo, ieri, si può dire che le previsioni sono state in parte deluse. La pressione sul titoli-chiave si è mantenuta costante e continua a prevalere l'Impressione che le sorprese non mancheranno. Gli scambi, però, non hanno registrato grandi impennate. Anzi, almeno per le Generali c'è stato una certa caduta di tensione (poco meno di 400 mila titoli contro i 950 mila di mercoledì). E i prezzi? L'indice Comit chiude a quota 765,73 con un rialzo pari all' 1,59%. Nulla di eccezionale se si considera che il ciclo è appena iniziato e occorre recuperare il tasso dei riporti. Le forze contrapposte, insomma, sono ancora alla fase di studio. Le scintille verranno dopo. MONTEDISON — Gardini compra e la sua quota è già sensibilmente cresciuta rispetto al 14,5% ufficiale. E' molto probabile che il gruppo Ferruzzi controlli almeno il 18% del capitale di Foro Buonaparte. Il gruppo Ligresti (Sai e Grassetto) sembra attivo sul fronte degli acquisti dei diritti. La Sabaudia di De Benedetti svolge un ruolo attivo nella partita. E Cuccia? Tutto tace dal fronte di Mediobanca. E' iniziata cosi la trattazione del diritti relativi all'aumento di capitale garantito da Mediobanca e necessario per l'equilibrio finanziario di Foro Buonaparte. La prima giornata ha registrato note positive per il titolo. L'azione ha segnato, in chiusura, un prezzo di 2875 lire mentre il diritto relativo alle ordinarie ha toccato quo ta 880 lire (poco sotto la parità teorica). Altra musica per le risparmio (diritto a 58 lire, circa la metà della parità teorica) ma il risultato era quasi scontato. Nel dopo. Invece (sull'onda di acquisti che vengono con ogni probabilità dal fronte Agricola) nuovo balzo Montedison: quasi 3 mila lire l'azione e i diritti a quota 940 lire. Nessuno molla la presa anche se i quantitativi (6 milioni di ordinarie e 4 milioni di diritti) pur ragguardevoli impallidiscono rispetto alle recenti battaglie. FONDIARIA — Il confronto si riaccende. Il titolo balza a quota 91 mila (+ 3,1%). E' probabile che gli alleati della Montedison siano tornati alla carica. L'amministratore delegato della compagnia assicurativa. Alfonso Scarpa, ha dichiarato ieri: « Vista ancìie la struttura della compagine azionaria, obiettivo del management è collaborare con le strategie di sviluppo del gruppo (Montedison ndrL Nessuno ha mai detto però che la strategia della Fondia¬ ria diventerà per questo l'elemento della strategia di un altro gruppo». FIAT — Riprende l'attenzione per 1 titoli della casa torinese. Soprattutto l'azione ordinarla è stata al centro di fitte trame d'acquisto (Italia e estero) e nel dopo listino si è portata a quota 15.600 lire con nuovi ritocchi all'insù nel pomeriggio. Buoni spunti anche per privilegio e risparmio ma la palma del titolo più appetito del gruppo ieri spetta alla Snia: sull'onda di acquisti esteri (soprattutto tedeschi) il titolo ha registrato un'impennata del 5,2%, poi ritoccata al rialzo dì altri cento punti nel dopo. PIRELLI — Il mercato individua nuovi temi e tra questi spiccano i titoli del gruppo milanese. Ieri è stato annunciato che la quota della Gemina nella Pirelli e C. si è accresciuta con l'acquisto di 1,3 milioni di titoli a fronte di una cessione (per un importo quasi analogo) di azioni Pi- relli spa. Si parla, anche in questo caso, però, di un'attenzione di Carlo De Benedetti, più che mai pronto a cogliere le opportunità del mercato e di irrobustire la sua presenza. GENERALI — Dopo 1 ripetuti massimi storici (cut non stata estranea la speculazione) cala d'improvviso la' tensione sul valore assicura-, tivo anche se il complesso gioco tecnico dei premi lascia prevedere nuovi scostamenti; e tensioni. Nel dopo, comunque, il titolo è stato trattato al livello di 132 mila lire con un sensibile calo rispetto alle punte massime di mercoledì. La Hambro's, intanto, ha smentito di nuovo l'Intenzione di rilevare la quota Euralux. VIANINI — Esordio ieri della Vianini industria a 2850 lire. Francesco Gaetano Caltagirone ha annunciato l'intenzione di quotare entro l'anno la Vianini Lavori. In questo modo il gruppo romano (800 miliardi di fatturato e utili in netta ascesa) disporrà di tre società quotate in Piazza Affari. Caltagirone si conferma cosi il maggior industriale privato della Capitale, interessato («ma dipende dai prezzi...») all'acquisto di nuove realtà (magari la Brioschi. meno l'Immobiliare Roma) grazie a una liquidità che sfiora i 300 miliardi. Non c'è male per il secondo azionista della Roma calcio («Un bene di famiglia — dice — a me il pallone non piace») in competizione ideale con Renato Bocchi, proprietario della Pacchetti e vicepresidente della Lazio che, di recente, ha acquisito la maggioranza Firs (in attesa di riammissione in Borsa). Ieri la Pacchetti ha avuto un balzo del 7,5<?..,J!1, derby del'listino continua.

Luoghi citati: Caltagirone, Italia, Lazio, Mediobanca, Sabaudia