L'Alfieri «leggero» Apre il nuovo Gaber

L'Alfieri «leggero» Apre il nuovo Gaber L'Alfieri «leggero» Apre il nuovo Gaber TORINO — Il Teatro Alfieri si presenterà quest'anno al suo pubblico con una faccia nuova. Rinnovato l'Impianto elettrico, rese più funzionali le tecnologie del palcoscenico, la sala di piazza Solferino offrirà anche un arredo più moderno, con poltrone più comode e tuttavia fedeli al tradizionale color rosso. Dopo questi importanti lavori di ristrutturazione, il teatro affronta con fiducia una stagione doppia. Da una parte, come d'uso, offrirà l'ospitalità ad alcuni spettacoli dello Stabile (Il primo, In programma domani, è Volpone di Ben Jonson); dall'altra darà vita alla propria stagione del Flore all'occhiello, rassegna di spettacoli leggeri che, da sempre, lo caratterizza. Questo tipo di cartellone sembra nascere ogni anno da una scommessa, considerata la scarsa fioritura, nel nostro Paese, degli spettacoli cosiddetti di consu¬ i l a a i l n a l i e o a, ¬ mo. La commedia e il musical sembrano da noi merce rara, scarsamente praticabile per qualche immotivato sospetto di lesa maestà. Si può capire quanto sia difficile mettere insieme un cartellone appetibile, sorretto da buoni testi e buoni interpreti. La stagione che l'Alfieri si appresta a varare offre, sulla carta, occasioni di primordine. Il primo appuntamento, il 13 novembre, sarà con Giorgio Gaber. n cantore dei nostri dellril contemporanei presenterà Parlami d'amore Mariù, uno spettacolo che, dopo alcune recite di rodaggio in alcune città di provincia, avrà in Torino la sua prima tappa importante. Scritto da Gaber con il fidato Luporini, sarà una meditazione sui sentimenti. Il Signor G, maschera e proiezione dell'uomo comune, racconterà i propri! sconvolgimenti emotivi per capire quanto sia vero il desiderio a non appiattirsi nell'apatia o nel cinismo. Un appuntamento curioso, tra prosa e musical, sarà Amami, Arturo di Guido Davico Bonino e Filippo Crivelli, In scena il 27 gennaio. Lo spettacolo è cucito addosso ad Arturo Brachetti, l'irresistibile trasformista rivelatosi con Varietà di Scaparro che qui interpreta per la prima volta un ruolo d'attore: 11 figlio di una grande diva al tramonto che stabilisce con la madre (Carmen Scarpitta) un piccolo giuoco al massacro calato nella struttura del musical. Di grande richiamo, il 7 aprile, s'annuncia Kiss me Kate, il musical che Samuel e Bella Spewack hanno tratto dalla Bisbetica domata di Shakespeare. E' stato un grande successo di Broadway (1097 recite) negli Anni 50 e \1ene proposta da Landò Buzzanca, Rita Pavone e Martine Brochard. Lo spettacolo ha le musiche di Cole Porter, interpretate dall'orchestra di Bruno Canfora e le coreografie di Don Lurio. Ritornerà Johnny Dorelll, interprete con Gloria Guida e Paola Quattrini della commedia di Ray Cooney Se devi dire una bugia dilla grossa, diretta da Pietro Garinei. Qui Dorelli, impiegato grigio e mesto, dovrà organizzare una scappatella del capufficio Riccardo Garrone. Ne accadranno deUe belle, debutto 11 22 aprile. Quest'anno é stato inserito nel «Fiore all'occhiello anche uno spettacolo del Festival dell'operetta. Si tratta de La vedova allegra presentata il 24 marzo dalla compagnia di Franco Barbero con Nadia Furlon e Alfredo Rizzo. Fuori abbonamento, dovrebbe giungere il 20 gennaio la commedia di Riccardo Pazzagila Partenopei in esilio. o. g, Giorgio Gaber all'Alfieri con uno spettacolo sui sentimenti

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