Stefan, 9 anni suona a Milano Domenica violinista-prodigio

Stefan, 9 anni suona a Milano Domenica, violinista-prodigio Stefan, 9 anni suona a Milano MILANO — Domenica, nella Sala Grande del Conservatorio, concerto del violinista jugoslavo Stefan Milenkovic, 9 anni: in programma Tortini, Beethoven, Paganini. Bach. Stasera è ospite di Bongiorno a 'Pentatlon* su Canale 5. La società dei concerti lo ha presentato ieri, al Biffi. E per l'ingenua, persistente, tentazione di verificare se nei tratti fisici si possa riscontrare traccia visibile del genio, erano andati in molti, a vederlo. Parla con una bella voce sicura, osserva tutto, attentissimo, mani sensibili, volto espressivo: un ragazzino simpatico come potrebbero essercene tanti. Eppure ha un suo mistero. Forse negli occhi, che sono azzurri e profondi, distaccati. Con Stefan, i genitori, entrambi professori di musica (Zoran Milenkovw e Lydia Kaynaco, pianista, che quasi sempre accompagna il figlio nei concerti) e il fratellino Philip, di 6 anni. Qualcuno gli chiede come vede il suo futuro, ed è la traduzione in termini piii rispettosi della classica domanda «Cosa farai da grande?*. Serio, tranquillo, risponde: -Mi place vive re bene, molto bene; voglio suonare tanto e avere una bellissima carriera». — Studia, va a scuola? «Compatibilmente con gl'impegni della musica, certo spiegano i genitori. — / giochi preferiti? «Le automobiline, e andare in bicicletta con il nonno-. Questa sera Stefan è a Rovereto, in novembre sarà al Politeama di Palermo, poi rientrerà a Belgrado. Ha tenuto finora 240 concerti; le richieste nel nostro Paese, sono state di SO; a Milano tornerà l'anno prossimo. Ha cominciato a suonare a due anni, cinque minuti al giorno; di trimestre in trimestre, sono aumentati di altri cinque minuti: da questo mese, i minuti quotidiani di studio sono diventati 145. — Che effetto ti fanno tutte queste conferenze stampa, la curiosità, tanta gente intomo? ■Mi piace, ormai è diventata una cosa naturale, fa parte della vita abituale». — E gli aspetti negativi del tuo lavoro? •Gli applausi durante le esecuzioni. Mi distraggono, preferirei che arrivassero quando ho finito». Ornella Rota

Persone citate: Bach, Beethoven, Bongiorno, Lydia Kaynaco, Ornella Rota, Paganini, Stefan Milenkovic

Luoghi citati: Belgrado, Milano, Rovereto