Dopo le speculazioni sui titoli che sono state denunciate dalla stessa banca

Dopo le speculazioni sui titoli che sono state denunciate dalla stessa banca Dopo le speculazioni sui titoli che sono state denunciate dalla stessa banca Sono il direttore del Servizio Borsa di piazza San Carlo e un funzionario della sede milanese Altri due dirigenti raggiunti da ordine di accompagnamento - «Nessun danno per la clientela» Gianfranco Creminelli, direttore del servizio Titoli e Borsa del San Paolo, a Torino, e Renato Veronesi, funzionario della sede milanese dell'Istituto di credito, sono stati arrestati per peculato. Altri due funzionari della banca di piazza San Carlo, Lamberto Micheli, responsabile dell'area lombarda, e Luigi Ajmone Catt, vicedirettore della filiale milanese, sono invece stati raggiunti da ordine di accompagnamento per lo stesso reato. I provvedimenti sono stati firmati ieri dal sostituto procuratore Stella Caminiti la quale, già nel pomeriggio, ha iniziato gli interrogatori degli imputati. A far partire l'inchiesta è stata un circonstanziato esposto presentato una settimana fa dallo stesso San Paolo e con il quale si denunciavano 15 fra dirigenti e funzionari delle sedi di Torino, Milano e Firenze. Dopo una verifica interna, gli ispettori della banca pare avessero accertato che grosse quantità di azioni venivano contabilizzate con giorni di ritardo. Se il titolo saliva funzionari e dirigenti sotto accusa si sarebbero trattenuti la differenza. Al contrario, se rimaneva stabile o scendeva veniva subito intestato al San Paolo. Affinché lo stratagemma potesse funzionare sarebbe stata creata una società nella quale venivano temporaneamente -parcheggiate» le azioni. Le presunte speculazioni, come ha assicurato il San Paolo, non hanno danneggiato in alcun modo la clientela. La banca, inoltre, essendo un Istituto di diritto pubblico, era obbligata alla denuncia, pena l'omissione di atti d'ufficio. A eseguire gli ordini di cattura spiccati dalla dottoressa Caminiti sono stati gli agenti della Digos milanese e torinese. I poliziotti si sono pre¬ sentati all'alba nelle abitazioni di Creminelli, Veronesi, Ajmone Catt e Micheli e 11 hanno tradotti immediatamente negli uffici di via Tasso. Gli interrogatori si sono protratti fino a sera e Lamberto Micheli, difeso dall'avv. Pensa di Milano, è tornato a casa dopo aver spiegato la sua posizione al magistrato. Resta da chiarire il ruolo degli altri undici funzionari e dirigenti raggiunti, per ora, dalla sola comunicazione giudiziaria. Filippo Manoforte, direttore della sede di Firenze del 8an Paolo, già direttore della succursale di Brescia (e non dirigente a Milano come pubblicato nei giorni scorsi), i funzionari Giampiero Bocchio, Aurelio Busoli, Arnaldo Fraccaroli, Giuseppe Gobetti, Domenico Ponti, Giovanni Avonto e Guido Cretaz, Luciano Maderna, Ennio Micheli e Anna Maria Sala, saranno sentiti nei prossimi giorni. Sulla vicenda, intanto, c'è da registrare la presa di posizione dei sindacati confede rali (Fisac-Cgil, Fiba-Cls! e Uib-Uil) e autonomi (Fabi Fasib). I primi, in un comunicato congiunto alla Fabi. sottolineano le -perplessità espresse nel dicembre scorsoquando venne reso noto il nuovo organigramma della struttura direzionale dell'I stituto (comparivano il Creminelli e il Micheli), e affermano che la Cassa di Previdenza del personale «non ha subito alcun danno< zilespLaddvl'ladèdpcnttnpdmtdpdtdvassllllllllllllllill 1 llllllllllllllllltHlimilIHU Datanti alla Procura: l'avvocato Pensa accompagna Lamberto Micheli all'interrogatorio