Aids: rifiutato all'asilo il bambino di un malato

Aids: rifiutato all'asilo il bambino di un malato A Campii, presso Teramo, un ragazzo vittima di pregiudizi Aids: rifiutato all'asilo il bambino di un malato TERAMO — A Campii, novemila abitanti, in provincia di Teramo, un bambino non è stato accolto a scuola perché suo padre è malato di Aids. L'innocente protagonista si chiama Robertino, tre anni e mezzo. Appena ha fatto la sua comparsa all'Ingresso dell'asilo comunale ha scatenato una mezza rivoluzione. Dovrà rimanere in casa. Il padre del piccolo, ex tossicodipendente, è, come si è detto, affetto da Aids e i genitori degli altri bambini hanno posto un aut-aut alle autorità. «Se Roberto varca la porta dell'asilo escono i nostri figlin. Immediato vertice in comune tra il sindaco Edmondo Di Pietro (de. la giunta è composta da democristiani e socialdemocratici), l'assessore alla pubblica istruzione Giuliano Agostinelli e il parroco don Antonio Mazzittl. Risultato: Robertino va in pratica agli ■ arresti domiciliari.. ■Jtn comune, però, affermano che l'allontanamento del bimbo dall'asilo non ha nulla a che vedere con l'Aids. .La domanda di ammissione — dice il sindaco — è arrivata tardi ed ora non c'è più posto. Al momento la scuola materna di Campii accoglie due classi per un totale di 60 bambini. Dal momento che il limite per classe è di 30 unità la motivandone da noi adottata circa la mancata accettazione della domanda di iscrizione di Robertino appare ineccepibile. Se in futuro dovesse liberarsi un posto — prosegue il sindaco — il direttore didattico non porrà ostacoli all'ingresso di Robertino: Una giustificazione che non soddisfa 1 rappresentanti di varie associazioni fra cui quelle per il recupero dei tossicodipendenti i quali definiscono pretestuosa e grave la decisione adottata dagli amministratori comunali Dicono: .Perché a pagare lo scotto della saturazione delle aule è solo Robertino? Il bambino è sanissimo e si sa che non ci sono forme di contagio se non per via diretta. E, poi, se è vero che la domanda di iscrizione all'asilo è stata presentata a tempo scaduto, come mal non è stata rifiutata all'atto in cui la domanda stessa è stata formalizzata? La verità è che si è voluto discriminare Robertino perché figlio di un ex tossicodipendente: In merito alla rivolta dei genitori, preoccupati dal rischio di un eventuale contagio, 11 sindaco di Campii ammette che, «si, effettivamente si deve registrare un certo allarme tra i famigliari ». L'assessore alla pubblica istruzione Agostinelli aggiunge: -La colpa di guanto è accaduto non è nostra, ma dei mass-media che hanno scatenato un immenso polverone su questa terribile malattia che va sotto il nome di Aids; polverone che non contribuisce certo a far capire alla gente cosa essa sia in realtà, quali siano i rischi reali del conì tagio e i modi stessi di acqui| sizione-. Più realistico 11 par¬ roco di Campii, don Antonio. Ha annunciato che con il sostegno dell'Usi organizzerà una serie di conferenze per spiegare alla popolazione e ai suoi parrocchiani l problemi degli ammalati di Aids. All'accusa di aver praticato una vera e propria discriminazione nei confronti di Robertino 11 sindaco dice: .Falso, tutto falso. Il comune di Campii segue da anni la famiglia di Robertino uscita con la sola forza di volontà dal terribile tunnel della droga. L'aiuto nostro è stato tangibile tanto che la madre del piccolo Roberto,' anch'essa ex tossicodipendente, è stata assunta dalla nostra amministrazione in qualità di netturbino». L'assessore alla pubblica istruzione aggiunge: «L'anno scorso Roberto frequentò regolarmente la scuola delle suore senza problemi.. Ma qualcuno osserva che forse non si sapeva della malattia del padre. Fausto Celestini

Persone citate: Agostinelli, Antonio Mazzittl, Edmondo Di Pietro, Fausto Celestini, Giuliano Agostinelli

Luoghi citati: Campii, Teramo