Ruska, esploratore dell'infinitamente piccolo di Piero Bianucci

Ruska, esploratore deM'inMtamente piccolo Ruska, esploratore deM'inMtamente piccolo Con il microscopio ottico non si può superare un ingrandimento di duemila volte. Con il microscopio elettronico un oggetto può essere ingrandito anche un milione di volte. Ancora: il microscopio ottico non può distinguere due punti separati da meno di 100 nanometri (uh nanometro equivale a un miliardesimo di metro), mentre quello elettronico raggiunge il limite di 0,3 nanometri. Scrutare l infinitamente piccolo è essenziale per quasi tutte le discipline scientifiche: non c'è settore di ricerca, in pratica, che non abbia un debito verso il microscopio elettronico. Il padre di questo strumento rivoluzionario è essenzialmente il fisico Ernst Ruska, nato a Heidelberg il 25 dicembre 1906, quinto di sette figli di un filologo che non disdegnava le scienze ncturali. Il Nobel viene a premiare un lungo lavoro, iniziato nel 1928 al Politecnico di Berlino e mai davvero finito, perché non c'è mai un confine nell'esplorazione del microcosmo. Gerd Blnnlng e Heinrich Rohrer sono i suoi eredi: si deve a loro l'ultimo incredibile perfezionamento della microscopia elettronica che ha permesso addirittura di distinguere i singoli atomi. Con il tradizionale microscopio a lenti il limite all'ingrandimento è determinato dalla natura stessa della luce. La luce è un'onda: non si può distinguere qualcosa che sia più piccolo circa della metà della lunghezza d'onda della luce che illumina l'oggetto. Gli elettroni sono particelle che si comportano come un'onda, ma quest'onda è enormemente più corta di quella della luce, e lo è tanto di più quanto più vengono accelerati per mezzo di un cam¬ po elettrico. Ruska ha inventato le •lenti elettronicheche permettono di focalizzare gli elettroni e di usarli per esplorare qualsiasi microstruttura, vivente o inanimata. E' stato un progresso graduale e difficile. La prima grossolana immagine fu ottenuta il 7 aprile 1931. Due anni dopo Ruska riusci a eguagliare la potenza dei microscopi ottici, nel '36 avviò il lavoro per trasformare il suo prototipo di laboratorio in uno strumento commerciale, perfezionamenti decisivi vennero nel 1941 grazie alla collaborazione con Muller. Infine negli Anni 60 trovò un sistema di lenti a magneti permanenti che ha permesso di mettere il microscopio elettronico alla portata di qualsiasi laboratorio che possa investire qualche centinaio di milioni. Piero Bianucci

Persone citate: Ernst Ruska, Gerd Blnnlng, Heidelberg, Heinrich Rohrer, Muller, Ruska

Luoghi citati: Berlino