Rai-Canale 5 gemelli di sabato di Ugo Buzzolan

Rai-Canale5y gemelli di sabato I contenitori tv: Premiatissima e Fantastico intercambiabili Rai-Canale5y gemelli di sabato Baudo fa il presentatore-patron-manager, Dorellì dà più sul comico ma i due show si somigliano, sono interminabili, farciti di sponsorizzazioni e concorsi Preceduti da squilli di trombe e rullìi di tamburi, altri due maxishow sono stati scaraventati nell'arena da Canale 5 e Rimino, Premiatissima sabato e Domenica in ieri l'altro. Benché diversi, i programmi con Dorelli e con la Carrà hanno punti in comune sul plano generale, ma non è possibile per motivi di spazio — e di pazienza dei lettori — trattare dell'uno e dell'altro In una volta sola. Procederò per ordine cronologico: oggi Premiatissima e domani Domenica in. Direi che adesso 11 sabato è veramente sistemato: da una parte fantastico (inizio alle 20,30; chiusura — salvo sforamenti — alle 23) e dall'altra Premiatissima (inizio, alle 20,30; chiusura — salvo sf oramenti — alle 23). Il consiglio da dare a chi resta in casa al sabato, o deve restare perché non ha di meglio da fare, è quello di crearsi almeno un suo spettacolo personale saltando da uno show all'altro: è una pratica detestabile, ma qui funziona perché, come è già accaduto in anni passati, fantastico e Premiatissima sono intercambiabili, anzi Rai e- Berlusconi dovrebbero mettersi d'accordo per offrire due trasmissioni non alternative ma integrate. Premiatissima rispetto a Fantastico dà più sul musicale e sulla gara canora; e se Baudo fa il presentatore - pa¬ drone • manager - direttore delle operazioni, Johnny Dorelli si sforza di fare 11 presentatore-attor comico e cerca di dare un senso al baraccone inserendosi nello spettacolo. Sarà un'Impresa dura. Via vai nell'esordio ce n'è stato, ma con risultati o dispersivi o deludenti. Il richiamo forte doveva essere la sexy star Serena Grandi che però, fuori dall'uso sapiente che ne ha fatto Tinto Brass in Miranda, stenta a trovare una sua dimensione, ed è problematico che riesca a trovarla nel varietà. . Chi le ha apprestato gli interventi ha fatto di tutto per non aiutarla: la sfilata di abiti era priva di spirito e di malizia, ed è stata a dir poco un'imprudenza spingerla a cantare e a ballare dal momento che canticchia volonterosamente — le hanno affidato Amado mio, indimenticabile Interpretazione di Rita Hayworth, e Tua con cui la voce calda e sensuale di Jula De Palma aveva mandato in bestia la censura Anni 50 — e dal momento che come ballerina, fors'anche impacciata dai vestiti, non è riuscita a muovere un passo sciolto. Con giusta aspirazione la Grandi non ha voluto squadernare in tv le Intimità mostrate in cinema e ha preferito un look castigato: molto bene, ma allora bisogna saper fare dell'altro. Montesano ha offerto la sua macchietta (un querulo prolisso pensionato: non memorabile) e se ne è andato; Ursula Andress è stata la signora in visita di cortesia, e a Dorelli la collaborazione più valida è venuta da Henri Salvador cui gli anni non hanno tolto l'obbligo di ridere a scroscio. Dimenticavo: c'è stata l'ospite diciamo illustre, Maria Pia Fanfanl che a Dorelli ha detto con trasporto •Johnny, sei il nostro angetot» e a cui Dorelli ossequiosamente ha fatto il baciamano. Un mitragliamento di pubblicità che interrompe e rompe. Concorsi, sponsorizzazioni, cartoline. Mania di kolossal: un esercito di violinisti tzigani quando tre o quattro sarebbero stati più che suffi cienti. Anche in Premiatissima una lunghezza patologica che sfilaccia e affloscia lo spettacolo. SI, c'è una claque organizzata, testarda e frenetica, ma non basta. Ugo Buzzolan