Torna in rosso la spesa agricola Cee

Torna in rosso la spesa agricola Cee I fondi necessari al settore supererebbero abbondantemente i preventivi Torna in rosso la spesa agricola Cee La causa principale è la necessità di aumentare le restituzioni all'export per il calo del dollaro LUSSEMBURGO - I ministri finanziari dei «dodici» (per l'Italia Giovanni Goria) hanno ieri discusso informalmente, prima dell'avvio della sessione del Consiglio, la dinamica della spesa agricola comunitaria, che sembra avviata a superare largamente 1 preventivi. Secondo fonti qualificate, 11 totale della spesa per 11 fondo di orientamento e garanzia destineto al settore potrebbe passare per l'esercizio 1987 a 27 miliardi di ecu, contro 22,9 in preventivo, superando quindi largamente le stime ufficiose della commissione europea, che prevedevano recentemente una eccedenza di spese di un miliardo di ecu rispetto alle previsioni. Tale aumento del disavanzo appare dovuto In masseria parte alla necessità di aumentare le restituzioni all'export per 11 calo del dollaro, che obbliga a maggiori sovvenzioni per smaltire derrate (soprattutto derivati del latte e cereali) altrimenti mvedibili sul mercati mondiali. A queste spese supplementari va aggiunto 11 «peso del passato»: la differenza tra il valore d'inventarlo delle scorte agrìcole (12 miliardi di ecu. mentre il loro livello fisiologico dovrebbe essere dell'ordine di due miliardi) e quanto ricavabile.realmente, cioè 5,5 miliardi, 11 che porta a un costo di smaltimento di altri 6,5 miliardi di ecu. .Non è né moralmente né economicamente . sostenibile far lavorare a vuoto la gente', ha detto 11 ministro Goria a conclusione della sessione. La presidenza britannica, ha anche detto Goria, ha introdotto un'interessante innovazione alla procedura, un «sasso In piccionaia» perché la politica agricola comunita¬ ria torni ad essere una rete di protezione e non più un sostegno indiscriminato alla produzione. SI tratta, ha aggiunto, di mettere a punto sistemi di sostegno diretto al reddito degli imprenditori agricoli, piuttosto che alle produzioni In sé. Circa U «nuovo strumento comunitario», il sistema di crediti erogati a piccole e medie impcese con fondi raccolti dalla Commissione europea sui mercati finanziari, di cui gran parte dei Paesi Cee vuole una nuova tranche di 1,5 miliardi di ecu, nessun progresso è stato fatto per la persistente opposizione di Germania Federale e Olanda, che ritengono l'argomento di competenza della Banca europea per gli Investimenti che però non può per statuto Impegnarsi in finanziamenti di rischio: -E'una brutta storia, sembra un dispetto., ha commentato Goria. Sulla liberalizzazione dei mercati europei dei capitali, argomento sul quale è stato raggiunto un consenso sulla proroga accordata a Spagna e Portogallo, Goria ha sottolineato la specificità della situazione italiana: «Più liberi movimenti di capitali — ha detto — non possono essere separati da una convergenza economica più strettale' da una tutela dalle turbolenze. Circa le candidature alla direzione generale del Fmi, sulle quali ieri non c'è stato accordo tra i ministri sui due nomi più In vista (Michel Camdessous). governatore della Banca di Francia, e il ministro olandese delie finanze Onno Ruding, Goria ha detto, a proposito delle possibilità di Lamberto Dini, direttore generale della Banca d'Italia, che .non siamo ancora in un vicolo cieco.. Lamberto Oini

Persone citate: Giovanni Goria, Goria, Lamberto Dini, Lamberto Oini, Michel Camdessous

Luoghi citati: Germania Federale, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna