Bruxelles promuove l'Italia

Bruxelles promuove l'Italia ECONOMIA '87 / Dalla Comunità arriva una pagella a pieni voti Bruxelles promuove l'Italia Prevede una crescita record del Pi! (3,5%) e un tasso di inflazione (6%) sconosciuto «dalla fine degli Anni 60» Ma esistono due nodi strutturali da sciogliere: il deficit pubblico e il tasso di disoccupazione troppo elevato BRUXELLES— Dalla Cee una pagella a pieni voti per l'Italia: la relazione economica annuale, che sarà adottata domani dall'esecutivo di Bruxelles, prevede per 11 1987 un ritmo di crescita del Pil del 3,5%. il più alto della comunità, un tasso di inflazione 'Sconosciuto dalla fine degli anni 60. (sotto il 4%) - un risanamento In profondità degli equilibri fondamentali come testimonia, soprattutto, la stabilità ritrovata della lira in seno al Sistema monetario europeo (Sme). Non mancano tuttavia alcune ombre: la disoccupazione che non accenna a diminuire ed anzi sale dal 10.6% delia popolazione attiva nel 1986 al 12.8 il prossimo anno, un deficit pubblico che nel 1986 si assesta intorno al 14.6% del Prodotto interno lordo (pil) e che dovrebbe scendere all'I 1% 11 prossimo anno sempre restando tuttavia ad un -livello ancora largamente eccessivo». mPer il risanamento della finanza pubblica, la congiuntura economica del prossimo anno offre tuttavia, secondo il capitolo Italia della relazione economica annuale, .un'occasione privilegiata per segnare una tappa concreta nel senso indicato dal piano di risanamento del ministero del Tesoro». Una rigorosa politica di bilancio potrebbe del resto, secondo gli economisti di Bruxelles, permettere alle autorità monetarie di accelerare. In un prossimo futuro, la riduzione già in atto dei tassi di interesse. .La banca centrale — dice inoltre la relazione annuale — si è ugualmente impegnata in una politica di liberalizzazione prudente, ma risoluta, dei movimenti di capitali.. A proposito della disoccupazione. Bruxelles rileva ancora che, soprattutto nel Sud. l'adeguamento dei salari reali alla produttività non è evidentemente ancora sufficiente 11 che potrebbe suggerire la possibilità di alleggerire ulteriormente gli oneri sociali nelle regioni meridionali. BI1 quadro comunitario non diverge molto da quello italiano, il punto nero resta la disoccupazione che nel 1987 scenderà, (sia pure leggermente) daini.9 all'11,7% della popolazione attiva e la cui sconfitta rappresenta per la commissione Cee, come lo scorso anno, un obiettivo prioritario. La crescita del pil passerà dal 2,5 al 2,8 (sempre in volume), l'inflazione scenderà dal 3,7 al 3%. Alla base delle previsioni un costo medio del petrolio ipotizzato a 15 dollari

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