Il paese dei falsi residenti di Fulvio Milone

Il paese dei falsi residenti Napoli, a Trecase arrestato l'assessore all'urbanistica (psi) Il paese dei falsi residenti Vendevano il voto in cambio di un lavoro - Manette anche al comandante dei vigili urbani NAPOLI — Nove famiglie risultavano residenti in una lavanderia: due stanze stracolme di macchinari e di tavoli da stiro. L'indirizzo di altri sedici nuovi elettori era identico; corrispondeva ad una minuscola e semisfasciata catapecchia in via Iannarone. nel centro storico del paese. Che qualcosa non andasse per il verso giusto a Trecase, comune di diecimila anime, alle falde del Vesuvio, erano In molti a saperlo, alla vigilia delle elezioni amministrative del 12 maggio '85. Sedici mesi dopo la consultazione, la magistratura ha scoperto che il paese fu invaso da un esercito di falsi residenti, provenienti dai Comuni coni manti di Torre del Greco, -forre Annunziata, Boscoreale. Una lunga schiera di non meno di 800 aventi diritto al voto, pari al 15% dell'intero corpo elettorale, ha venduto la propria preferenza in cambio di promesse di un posto di lavoro o di un po' di soldi. Il magistrato ha firmato finora tre ordini di cattura. In manette sono finiti l'assessore socialista all'urbanistica Raffaele Cirillo, 40 anni, medico, già coinvolto in un'inchiesta per falsi certificati; 11 comandante dei vigili urbani Francesco Balzano, e il vigile Carodio Iovine. Secondo l'accusa sono 1 responsabili di una massiccia importazione di falsi votanti. Il dott. Cirillo e il vigile Carodio Iovine, sono stati sorpresi nelle loro abitazioni. Le circostanze dell'arresto di Francesco Balzano sono state più drammatiche: quattro agenti del vicino commissariato di Torre Annunziata lo hanno portato via in manette dal suo ufficio, al pianterreno dell'edificio del comando dei vigili urbani. Il magistrato ha firmato finora oltre trecento ordini di accompagnamento intestati ad altrettanti elettori, che per il momento sono considerati come semplici testimoni. E' facile intuire quale sia stato il ruolo del comandante dei vigili e del suo sottoposto: confermarono che i nuovi abitanti risiedevano effettivamente a Trecase, dichiarando il falso. Più problematica è la definizione del ruolo dell'assessore: Raffaele Cirillo fu eletto per la prima volta nel maggio dello scorso anno, e qualcuno in paese giura che le richieste di trasferimento di residenza risultano essere compilate tutte dalla stessa amano. • Trecase è un comune gio¬ vane, ci siamo conquistati l'autonomia appena sei anni fa, non è giusto criminalizzare l'intera classe politica e dare del paese un'immagine del tutto negativa.: il sindaco democristiano Salvatore Brancaccio. 37 anni, medico, alla guida di una Giunta composta da de. psi e psdi, parla a malincuore della vicenda che con ogni probabilità si concluderà con lo scioglimento del Consiglio comunale. A chi andranno i voti illegittimi? E chi dice che le elezioni furono irregolari? Solo la magistratura potrà sciogliere il dubbio. Lasciamo che l'inchiesta abbia il suo corso.. I risultati della consultazione dell'anno scorso'.determinarono nuovi equilibri nel comune di Trecase: il psi guadagnò un seggio cosi come il psdi; la de conservò i suoi 6 rappresentanti, i comunisti ne persero due. Dal Consiglio poi, scomparve l'unico rappresentante repubblicano. Catello Tamburro. I primi a manifestare gravi sospetti sull'Improvviso boom dei nuovi residenti alla vigilia delle elezioni furono i comunisti. Spedirono un esposto alla pretura di Torre Annunziata, a cui si aggiunse la firma del repubblicano. Fu allora che il magistrato venne a conoscenza di un episodio singolare: durante una riunione della commissione elettorale, pochi mesi prima della consultazione, il presidente Ciro Grieco. socialdemocratico, ex sindaco di Trecase, si era rifiutato di convalidare la registrazione nell'elenco degli elettori di centinaia di nuovi residenti. .Era chiaro — racconta Grieco — che c'era qualcosa di irregolare. Trecase, un paese povero che non offre certo grosse occasioni di lavoro, si era trasformato in una specie di Mecca. Le richieste di trasferimento della residenza dai Comuni vicini fioccavano a ritmo continuo.. Un commissario nominato dal prefetto provvide a convalidare le nuove iscrizioni negli elenchi, e la consultazione si tenne regolarmente il 12 maggio '85. Intanto la denuncia penale segui il suo corso: dopo alcuni mesi, durante i quali il senatore comunista Ersilia Salvato, componente della commissione parlamentare antimafia, firmò due interrogazioni ai ministri degli Interni e di Grazia e Giustizia, il pretore inviò gli atti alla procura della Repubblica. Fulvio Milone

Persone citate: Catello Tamburro, Ciro Grieco, Ersilia Salvato, Grieco, Iovine, Mecca, Raffaele Cirillo, Salvatore Brancaccio