A padre Pellegrino l'omaggio della gente che amava di più

Pellegrine l'i della gente che amava di più Lungo, ininterrotto viavai nella camera ardente del Cottolengo Pellegrine l'i della gente che amava di più lllllllllUnilllllllllllllllllllllllllMlllilllMlllllNon è grande folla, ma un avvicendarsi lento e continuo sul marciapiede di via San Pietro in Vincoli. Qui, nella chiesa del Cottolengo, è la camera ardente di padre Pellegrino, morto venerdì nell'ospedale della Piccola casa della Divina Provvidenza. E' cominciato presto il viavai. Alle 7,30 le suore dell'istituto, poi altre che accompagnavano malati (-lui veniva a darci la benedizione, noi veniamo a salutarlo-). Nell'ingresso della chiesa, drappeggiato in rosso, c'è la cassa argentea, un cristallo per coperchio, un mazzo di gladioli, una croce. Ai lati le panche, dove la gente siede e prega. Gente esce, altra entra, senza sosta. -Quanto tempo si può rimanere?-, chiede qualcuno. I vigili dicono che non c'è tempo stabilito, e tornano con pazienza a dire di no a chi vuol posteggiare in divieto. C'è silenzio compassato, lenta e ordinata la fila davanti al registro delle firme. Una donna: -Padre Pellegrino è i nostri ventanni, quando la città viveva momenti difficili e lui era un ri- /eri7nento, una certezza-. Il pomeriggio avanza, più gente si raduna. I vigili controllano con discrezione, nessuno s'accorge quando due di loro s'allontanano per dare aiuto a un carabiniere in borghese che ha bloccato un topo d'auto. In strada c'è don Vincenzo Chiarie, parroco di Vallo (-ricordo gli anni in cui rimase da noi, s'alzava prestissimo e leggeva, soprattutto Sant'Agostino-). C'è 11 nipote, Angelo, che vede rispecchiato in questo quieto saluto della città ciò che «lo zio- di questa città amava. Poi lo ricorda In privato, cosi -dolce, allegro, rigoroso-. C'è l'ingegner Villa, presidente dello Iacp a fine Anni '50, racconta che padre Pellegrino disse: «Ci sono locali di istituzioni religiose vuoti, diamoli a chi è senza casu» Sono le 17,15. Arriva una 127 blu. Accanto al vicario generale, monsignor Peradotto, c'è il cardinale Balestrerò, che ieri, in un'edizione straordinaria della Voce del popolo invitava a raccogliersi in silenzio, -in responsabile riflessione e, per chi crede, in preghiera fervida-. Nella camera ardente si ferma accanto al feretro, con don .Vincenzo. -Padre nostro. comincia il cardinale. La gente lo segue. -Ave Maria-, la gente lo segue. Alle 17,30 esce. Sul marciapiede s'è formata una piccola coda. -Quando i funerali?-, chiedono. Lunedi alle 15 in Duomo, rispondono. «Si può venire domani qui?- Tutto il giorno, rispondono. lll^llllllllllllMllllllllllllllllllllllllllllllllllMIIIII

Persone citate: Padre Pellegrino, Peradotto, Vincenzo Chiarie