Un'arma unica per fame e eccedenze

Un'arma unica per fame e eccedenze I cibi liofilizzati per il Terzo Mondo, l'emergenza, l'agricoltura Un'arma unica per fame e eccedenze PARMA — Conservare le eccedenze produttive dell'agricoltura (frutta, cereali, latte, ecc.), assicurare in caso di emergenza civile o militare l'alimentazione alla gente colpita dalle catastrofi: questi sono due tra i molti utili usi che si può fare dei cibi liofilizzati. Al quali se ne può aggiungere subito un terzo: poiché 1 prodotti alimentari liofilizzati sono una sorta di moltiplicazione del pani e dei pesci in chiave moderna, essi servono anche per i Paesi del Terzo Mondo, dove milioni di uomini muoiono di fame. Di questi argomenti ai è parlato in un convegno tenutosi di recente a Parma durante il Tecnocibus, per iniziativa dell'Untilo (Unione italiana liofilizzatoti). Qualche esempio? -Cerno- bil—ha ricordato il preside della Facoltà di Economia dell'Università di Roma prof. Chiaccherini — dovrebbe averci insegnato che, almeno per le fasce più esposte della popolazione, bisognerebbe seriamente attrezzarsi per l'eventualità di una emergenza-. Facendogli eco,- il dr. Laurino Cipolla della Protezione civile, ha assicurato che, almeno per le calamità civili di dimensioni circoscritte, si sta studiando il problema. Anche le autorità militari — ha assicurato il colonnello Dante Pesiri — si stanno occupando della necessità di adeguare la razione tipo del militare alle esigenze di un moderno esercito e di costituire eventuali scorte. Candidati a svolgere questa delicata funzione sono, appunto, gli alimenti liofilizzati. Frutto di moderne e sofisticate tecnologie, essi rispondono a una serie di requisiti essenziali: garanzie assolute sotto il profilo sanitario, caratteristiche nutrizionali e gusto inalterati rispetto al prodotto fresco; sono inoltre facilmente trasportabili e si conservano a lungo. Il nostro Paese — è stato detto al convegno di Parma — in questo settore è leader in Europa, con un'Industria che tra il 1981 e il 1985 ha esportato oltre 6800 tonnellate di prodotti liofilizzati. La tecnologia è d'avanguardia — precisano gli operatori del settore —, ma il prodotto liofilizzato non è ancora apprezzato come meriterebbe; -forse — aggiungono — per mancanza di informazione-. L'industria del liofilizzato oggi produce soprattutto per il largo consumo e per i grossi enti (ospedali, caserme), confeziona alimenti destinati a condizioni particolari e alla nutrizione dell'infanzia; ma rappresenta, sotto diversi profili, una sorta di «nuova frontiera» che — è stato sottolineato al convegno — «può dare risposte altrimenti impossibili alle rivoluzioni alimentari della società moderna e ai bisogni urgenti e massicci dell'emergenza-. Quello della liofilizzazione, d'altra parte, è anche un settore che ha 11 merito di attingere alla nostra produzione agricola, strutturalmente eccedentaria, alleviando il cronico, pesante deficit agroali meritare. r. a.

Persone citate: Dante Pesiri

Luoghi citati: Europa, Parma