Jean Rouch fra i fantasmi di Torino di Alessandra Pieracci

Jean Rou€h ira # fantasmi di Tanna Si apre oggi Cinema Giovani con «L'enigma», film fuori concorso del regista-etnologo Jean Rou€h ira # fantasmi di Tanna TORINO — «Filmare l'Immaginario è molto più difficile che filmare la verità.». Jean Rouch, il maestro del 'dnéverité', il regista etnografo ha esplorato Torino e le suggestioni dei suoi fantasmi. Il reportage di questo viaggio è il film L'enigma, che presenta oggi alle 15 al Romano per inaugurare (fuori concorso, Rouch è presidente della giuria) il Festival Cinema Giovani. «L'idea 6 nata 3 anni fa — racconta il regista — durante un seminario sulla Nouvelle Vaglie. Mi interessava la città dell'avventura esistenziale di Nietzsche è De Chirico, la città che ha stimolato il surrealismo e la pittura metafisica degli Anni 20». Affiancato da Alberto Chlantaretto, Daniele Piandola e Marco Di Castri (autore con Barberi del video And Now I Know Snow, Gabbiano d'argento a Bellaria), insieme con alcuni giovani che avevano partecipato a uno stage, Rouch ha lavorato alla sua maniera: «In presa diretta, con attori improvvisati, continue invenzioni». Protagonisti del film, un falsario (il pittore Gilbert Nazliah) chiamato da un mecenate (Gianfranco Barberi) a dipingere il quadro di Torino che De Chirico non realizzò mai. «Una storia bizzarra in cui realtà e fantasia si intrecciano senza soluzione di continuità Come restituire una città irreale ma vera, un fantasma concreto di memorie? La chiave — racconta Rouch — è stata quella di scoprirla con la guida di sei bambini e del loro occhi». £ cosi il falsario si trova coinvolto nell'incredibile avventura di costruire un sottomarino sul Po. «In realtà il film non è ancora finito. Possiamo discuterne e modificarlo. O forse no, chissà. Vedremo dopo ila proiezione di oggi». «E' stato un lavoro Interessante, un film in progress nato dalla collaborazione quotidiana prima a Torino e poi a Parigi (per il montaggio presso il Centre National des Recherches Sociales). Quindici giorni d'avventura per giovani folli, tra cui questo settantenne irriducibile.. L'enigma, in versione definitiva di un'ora e mezzo, arriverà in tv probabilmente il prossimo anno. La collaborazione con i cineasti torinesi resterà un episodio nella movimentata esplorazione ■cine¬ matografica di Rouch o ci sarà un seguito? Fedele a se stesso, il 'maestro' non rinuncia alla battuta: «In Francia si dice "a Dio, o al diavolo, piacendo' Aspettiamo un elicottero che ci porti tutti dal Po al Nilo, per girare "Le mille e due notti"». In realtà, il regista-ingegnere-esploratore-etnografo sta per tornare alla sua amata Africa e filmare la triste avanzata della siccità e della fame. Alessandra Pieracci

Luoghi citati: Africa, Francia, Parigi, Torino