Bruxelles, rapporto degli Usa agli alleati

Bruxelles, rapporto degli Usa agli alleati Bruxelles, rapporto degli Usa agli alleati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Ottimismo, ma anche l'Invito a non pretendere né aspettarsi svolf risolutrici, sono emersi ieri nell'ambito di una consultazione Nato alla vigilia del vertice di Reykjavik fra Reagan e Oorbaciov. Paul Nitze e Rozanne Ridgway, il consigliere'speciale della Casa Bianca per i problemi del disarmo e il vicesegretario di Stato per gli affari europei, hanno illustrato agli alleati la strategia di Reagan per i colloqui con il leader sovietico, in particolare in tema di missili a medio raggio e armi chimiche; avvertendo che si aspettano risultati mutili e produttivi', ma non 'immediati'. Di rimando gli alleati, in una riunione durata tre ore, hanno sottolineato le loro apprensioni. I tedeschi, in particolare, hanno insistito sulla minaccia dei missili so¬ vietici a corto raggio e sulla necessità di tenerne conto In un accordo sugli euromissili A differenza del vertice di Ginevra dell'anno scorso, quando furono i «piccoli» dell'Alleanza — Belgio e Olanda — a insistere per un calendario di consultazioni (Shultz fu costretto a una sosta dell'ultima ora a Bruxelles, e lo stesso Reagan venne dopo il vertice per smussare le tensioni), questa volta l'iniziativa è venuta da Washington. Nitze e la Ridgway, ieri, non si sono limitati a un'informativa, ma hanno svolto un'effettiva consultazione, raccogliendo suggerimenti e • richieste. Lunedi, inoltre, Shultz Informerà gli alleati: ci saranno ad ascoltarlo alcuni ministri degli Esteri dei Paesi Nato, fra i quali Andreotti. Secondo Nitze e la Ridgway. in Islanda «si discu¬ terà un'agenda molto ampia'. Saranno sul tavolo, cioè, non solo i problemi legati al disarmo (nucleare, chimico e convenzionale), ma anche diritti umani, questioni regionali e temi bilaterali: quattro «grandi cesti», che insieme contribuiscono alla sicurezza. E' inevitabile, tuttavia, che qualche spiraglio di più si apra su euromissili e armi chimiche, sui quali già si sono verificate aperture. Nitze ha insistito che non sarebbe logico aspettarsi accordi definiti, ma ha ripetutamente "sottolineato il concetto di una spinta ulteriore, che dall'Islanda potrebbe spianare la via per intese salde. Il consigliere speciale di Reagan ha avvertito che •spiragli- non vuol dire scomparsa di ogni nodo: restano, ha precisato, problemi di verifica, quelli non meno Importanti del dlsplegamento in Asia degli SS-20 tolti dal teatro europeo, nonché quelli delle armi a breve raggio. I timori europel riguardano l'opzione zero, cioè la prospettiva di eliminazione totale del missili a medio raggio; ma anche quell'accordo «Interinale», a cui l'Urss sarebbe ormal vicina, che consisterebbe nel limitare a cento le testate in Europa, purché scendano a cento anche quelle dello stesso tipo in Asia. Gli alleati sono favorevoli all'opzione zero; ma. come ha detto l'ambasciatore italiano, «ad occhi aperti»; e con l'avvertenza, hanno aggiunto i tedeschi, di evitare l'eliminazione degli euromissili senza che al tempo stesso scompaiano quelli a corto raggio e senza che sia colmato lo squilibrio nel campo degli armamenti convenzionali. f. gal.