«Avrei preferito conservare un gol per il derby» di Angelo Caroli
Avrei preferito conservare un gol perii derby» C'è solo un piccolo neo nella felicità del terzino-cannoniere degli azzurri contro i greci Avrei preferito conservare un gol perii derby» DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Con due gol prepotenti, Bergomi ha permesso alla nuova nazionale di Vicini un varo tranquillo. Il difensore non aveva mai segnato una doppietta in vita sua. Sorride, si pettina i capelli ancora bagnati e spiega che •è andata bene, anche se l'anno scorso ho realizzato ben cinque reti e sempre da lunga distanza. E' probabile che in occasione della prima marcatura il portiere greco non abbia visto la traiettoria. Vicini, comunque, prima di entrare in campo mi ha suggerito di andare avanti e di tentare l'avventura... Per quanto riguarda il rinnovamento, bisogna guardare avanti con prospettive rosee. dal momento che 1 debuttanti si sono comportati bene. Abbiamo corso molto, loro erano ben disposti sul campo e ci hanno fatto galoppare parecchio. E' chiaro che la nostra arma migliore si è rivelata la velocità. Ammetto, infine, che la squadra ha sofferto un po' nella prima fase del secondo tempo, ma successivamente abbiamo reagito raddoppiando e dandoci una maggiore spigliatezza e tranquillità. Non fatemi parlare del derby, anche se uno del due gol di questa sera avrei voluto tenerlo per domenica». A Dossena il compito di tenere per mano, insieme a Franco Baresi, questa pattuglia di giovanotti. Ha ricevu¬ to molti applausi e qualche fischio che non aveva senso: •Sono felicissimo di essere rientrato in Nazionale in questa città. Ora ci sono altri impegni al quali bisogna guardare con fiducia, ma senza pericolose illusioni. li 2-0 conta se aggiungeremo adesso altri risultati positivi Questa è la filosofia del calcio alla quale dobbiamo sempre ispirarci con spirito realistico, il gruppo c'è, altri validi se ne aggiungeranno. Per quanto riguarda i fischi, non saprei proprio spiegarli. Comunque mi place insistere sul concetto secondo cui è molto facile giocare con uomini veloci, bravi tecnicamente, che sanno palleggiare e che col tempo miglioreran¬ no in quanto a coesione. Ci siamo dimostrati molto efficaci in contropiede, un'arma che ci ha permesso di sfruttare fino in fondo agilità e potenza. Non dimentichiamo però le lacune esistenti e spiegabili con il poco tempo avuto a disposizione per giocare insieme, cioè quella mancanza di perfezione negli automatismi». Zenga ha ricevuto il consenso di tutti, ha fatto ricorso ad ogni risorsa atletica per balzare sui palloni, alti o bassi, manifestando anche una calma esemplare: -Sono stato attanagliato dall'emozione, non è da tutti giocare in Nazionale, e il debutto in una città di grandi portieri e che mastica molto bene il calcio mi ha procurato una soddisfazione ulteriore. Ci manca ancora qualcosa per raggiungere il cento per cento, un "top" di rendimento che è difficile da raggiungere subito al primo impatto. La risposta migliore comunque l'abbiamo data attraverso il risultato, che è maturato con una buona interpretazione della partita, con momenti di difesa e di attacco davvero splendidi. Il collettivo si perfezionerà nel tempo e con le partite. Ma ora voglio godermi questi momenti di euforia, anche se so perfettamente che nel calcio è importante e difficile restare su certi livelli una volta raggiunti. Non parlatemi di analogie fra il rinnovamento deli'83 e quello attuale, poiché il passato va lasciato alle spalle, come il titolo mondiale conquistato. Faremo comunque del tutto per riportare gloria alla nazionale attraverso gli Europei e le prossime amichevoli. L'entusiasmo e il gioco non mancano, dovremo condirlo con la calma e la serenità». Donadoni ha riscattato un primo tempo un po' scialbo con una ripresa piena di felici intuizioni. Il rossonero non si annette nessun merito e dice che -non è bello darsi alcuna votazione, sono felice per la squadra, che ha trovato gioco e schemi al primo incontro. E' chiaro che ci sono state sbavature e che potremo fare di più. Angelo Caroli
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