Il metrò torna in galleria di Bruno Gianotti

Il metrò torna in galleria Una nuova delibera ha stabilito che le tratte centrali siano sotterranee Il metrò torna in galleria I due spezzoni di linea (da Porta Nuova a piazza Massaua e da corso Unione Sovietica a corso Giulio Cesare) dovrebbero funzionare nel giro di 5 anni con un investimento di 500-700 miliardi - Il pei chiedeva di definire l'intera rete ed i collegamenti con la cintura, l'assessore Ravaioli ha replicato; «Sarebbero cominciati gli scontri di interessi e gli intoppi: cominciamo dov'è possibile» Il metrò sceglie la via più facile: gallerie sotto il centro, da porta Nuova a Porta Susa, e poi ancora fino a piazza' Massaua per la linea 1, da corso Unione Sovietica a corso Oiulio Cesare per la linea 4. Due .tratte funzionali., cioè due spezzoni di linea in grado di funzionare nel giro di 5 anni con un investimento di 500-700 miliardi (vetture comprese), utilizzando anche gli studi e le analisi realizzate in passato. L'incarico di gestire i progetti e di inseguire i finanziamenti è affidato all' Atm : ha 9 mesi di tempo per definire 1 tracciati e il tipo di gallerie. In pratica, nulla di sconvolgente: nella cinquantennale storia del metrò torinese quasi tutto è stato scritto, cancellato e riscritto. Ma le 11 pagine della delibera di giunta e le 12 correzioni proposte dall'assessore Ravaioli hanno richiesto al Consiglio comunale l'ennesima discussione-fiume, preceduta da una decina di ore passate in Commissione e conclusa alle 2 di ieri con una votazione scontata: favorevoli i 5 partiti di maggioranza, contrari pei, sinistra indipendente, msi, verdi e verdi civici. Nel mirino dell'opposizione c'era una scelta dell'assessore: «Per ora ci limitiamo alle tratte centrali. In seguito si vedrà come raggiungere Rivoli e i Comuni dell'area metropolitana; ha spiegato Ravaioli. Il pei, con Vindigni e Virano, ha chiesto invano di scendere nei particolari, di definire dove cominciano e dove finiscono le linee: 'Questo meccanismo non sta in piedi, cosi com'è architettato, infiorato da una Piedigrotta di emendamenti. Sarebbe molto più serio incaricare l'Atm di aggiornare il piano dei trasporti: Per Ravaioli i rischi sareb bero stati troppo grandi: 'Dovremmo fare subito i con¬ ti con la resistenza burocratica, con le alberate, con i diversi interessi dei Comuni. Si bloccherebbe tutto per anni. Invece cominciamo dove è possibile e dove c'è un grosso problema di trasporto'. Il grosso problema dei collegamenti con la cintura è quindi rinviato. La giunta, sollecitata da un telegramma del sindaco di Collegno. Manzi, Incontrerà nei prossimi giorni anche gli amministratori di Rivoli e Qrugliasco. Ma gli scogli tecnici e politici sono già affiorati: Ravaioli dice che tra piazza Massaua è Rivoli il metrò oggi potrebbe raccogliere al massimo 4.500 passeggeri l'ora e non sarebbe più economico, perché nelle ore di punta dovrebbe servirne 12 mila. Il pei, con Carpaninl. accusa: • Nell'81 proponemmo il tram in mezzo a corso Francia, ma gli uomini che oggi sono nella maggioranza che propone, in sostanza, la stessa soluzione ci fecero piovere addosso 18 mila firme. Non c'è chiarezza: qualcuno, nonostante le parole di Ravaioli, vuole ancora il metrò pesante in gallerìa». E in realtà, all'interno del pentapartito, le sfumature ci sono e si vedono. La de, con Oàiotti, è partita con un'Incauta dichiarazione: «Torino ha bisogno di autentiche linee di metropolitana classica e siamo decisamente contrari alla costruzione di tratti come quello di corso Regina*. Soltanto in un secondo tempo, quando la socialista Tessore ha chiesto se aveva parlato «per sé o per il partito-, Oaiotti ha precisato che la de «è favorevole anche ai cantieri in centro, agli adeguamenti é al pre-metrò». Sfumata anche la posizione di Tedeschi (pll): «Fin dal 78 abbiamo scelto la metropolitana in galleria e non condividiamo le opere fatte in città». E la conferma che le questioni più spinose sono soltanto rinviate è venuta dal psi. con Elda Tessore: « Questa delibera testimonia la volontà di migliorare, di giungere a due tratte veloci e facili. I socialisti sono per un sistema multifunzinale: un po' in galleria, un po' in superficie, che non serva soltanto la città, ma colleghi efficacemente i centri della cintura». Bruno Gianotti I t vetture della metropolitana leggera in costruzione

Luoghi citati: Collegno, Qrugliasco, Rivoli, Torino