La Nazionale chiede spazio di Giorgio Barberis

La Nazionale chiede spazio PALLAVOLO Dopo 0 deludente risultato ai mondiali La Nazionale chiede spazio Un campionato a otto squadre (più spettacolare) aiuterebbe la causa azzurra a e d r L'avventura mondiale è finita, la dolce Francia rimane però come ricordo amaro per la pallavolo azzurra. Venute meno le sperante della vigilia, suffragate anche da un buon esordio, è tempo di analisi, per cercare di capire che cosa non abbia funzionato nella squadra ohe ha avuto con Gianni Krrichiello il giocatore premiato come ti miglior ricevitore del torneo iridato. n riconoscimento al napoletano della Santa', riassume, in pratica, l'aspetto positivo del cammino che, attraverso Montpellier e Tolosa, ha portato gli azzurri all'undicesimo posto di Parigi. Ed è, rispetto alla attese, decisamente poco, al punto che lo stesso presidente federale Florio non ha esitato a definirsi insoddisfatto del ■ comportamento della squadra italiana. I problemi, tuttavia, sarebbe restrittivo circoscriverli all'evento iridato, senea guardare l'intero contesto. Ossia, ed è discorso focale, al peso di una stagione che logora i singoli ed ai tempi limitati per preparare nel migliore dei modi l'avvenimento. Possedere il campionato più bello demondo — e non si tratta dun modo di dire, vista la qualità degli stranieri che ognanno vengono ad arricchirlo — significa un moltiplicarsdi traguardi che sollecitano singoli fino all'usura. Aldilà dello stimolo di un pubblico che l'ita sostenuta sempre con entusiasmo, sarebbe stato ben strano se la squadra francese dopo diciotto mesi di collegiale non avesse manifestato la rabbiosa voglia di vincere (difettata aglazzurri) che l'ha accompagnata per tutto ti mondialeSe poi il risultato è stato inferiore alle attese, è discorso tecnico: pur preparatissimala squadra di Daniel è carente per esempio in centimetriEppoi Bouvier ha mostratoalla distanza, la precarietà della propria condizione fisica, dopo l'infortunio che l'aveva bloccato aUa vigilia demondiali. II discorso sulla carica agonistica non è che una fetta della torta che ci riguarda. In pratica solo in Brasile c'è una stagione paragonibtie alla no stra per qualità e quantità di impegni. Altrove — dagli Usa alla Bulgaria, dall'Urss a Cuba — il campionato si svolge in funzione della nazionale; lo stesso blocco degli argentini (l'ultima trovata del presidente Russomando è che i nazionali sono liberi, purché venga pagata una tassa di centomila dollari) è proiettato sull'Olimpiade di Seul. In Italia una programmazione in funzione della nazionale è impensabile. I club vivono grazie agli sponsor, che giustamente reclamano spazio. C'è però da chiedersi se un campionato di eccellenza con òtto squadre non ripa» gherebbe meglio gli sforzi di chi cerca un'immagine netta pallavolo, offrendo uno spettacolo più {imitato nel tempo ma di qualità superiore. Si eviterebbero squadre- materasso e di conseguenza partite scontate che disamorano O ancora non volendo modificare la struttura attuate — anche per interessi prettamente politici di non scontentare alcuni dei cosiddetti grandi elettoti — almeno andrebbe studiata una soluzione che raduni i giocatori di interesse nazionale per un paio di giorni alla settimana (il lunedi e martedì, ad esempio) in modo da consentire una preparazione meno limitata nel tempo. Per evitare certe figure qualcosa poi va fatto anche a livello dialettico. Se un anno fa si pensava di disertare questo mondiale, se poi si è deciso di parteciparvi con una squadra rinnovata che guarda a Seul, sarebbe opportuno ricordarsene quando si tirano le somme. Perché se è vero che un mondiale non può essere visto solo come momento di passaggio, lo è altrettanto che non alimentare illusioni di piazzamento alla vigilia è segno di maturità. E soprattutto può evitare processi, avendo noi italiani molto da imparare anche dai francesi che per dieci minuti nonno applaudito una squadra arrivata sesta anziché in medaglia come aveva promesso. Giorgio Barberis

Persone citate: Bouvier, Florio, Gianni Krrichiello, Russomando

Luoghi citati: Brasile, Bulgaria, Cuba, Francia, Italia, Parigi, Tolosa, Urss, Usa