Voce di Dalla applausi d'America

Voce di Pallgf applausi d'America Da venerdì il doppio Lp «Dallamericaruso» : 10 anni di canzoni e un brano nuovo Voce di Pallgf applausi d'America Un disco inciso durante il concerto di New York - Il pezzo su Caruso è stato scritto quest'estate, nell'albergo che ospitò a lungo il tenore Fra 1 cantautori, che continuano a rappresentare l'unico filone davvero. italiano nella musica d'oggi, Lucio Dalla ha un posto autorevole e ispido. ET un autore intera generazionale e Interclassista. Non c'è connazionale fra i venti e 1 cinquanta cui non sia capitato, almeno una volta nella vita, di cantare in coro una sua canzone; se 1 più maturi storcono U collo davanti al suo look pazzerellone, cappellacci e canottiere con tutto quel pelo («ma perché non si depila?' si chiedono) crollano pur sempre vinti dalla dolcezza ruvida di Gesù Bambino, i più giovani lo amano invece proprio per l'eterno fanciulllsmo, e prediligono come canzone di compagnia L'anno che verrà, che narrava cosi bene, già qualche anno fa. le inquietudini dei ragazzi davanti al pericolo della guerra. Era perciò maturo il tempo per un'antologia fresca fre- sca di suoi successi, un album doppio che esce venerdì prossimo con il curioso titolo Dallamericaruso, che tradotto dal «danese» vuol dire: Dalla canta in America ma con in più la nuova canzone Caruso. E' stato registrato con la tecnica digitale e la perfezione americana durante il concer¬ to al «Villose Onte, del Greenwlch Village, New York, il 23 marzo «corso, raccoglie 14 brani dell'ultimo decennio (quello in cui Dalla ha fatto tutto da sé, anche a costo di sbagliarne qualcuna), più la classica 4-3-43 (che è poi sempre Gesù Bambino), nella versione meno da ballata e più jazz che ci si è ormai abituati ad ascoltare e che tanto bene s'inserisce nel più recente stile musicale dell'autore. Quanto a Caruso, registrata in studio a Bologna, è un gioiellino tenero e struggente, intenso, con accompagnamento ricco d'atmosfera, abbastanza inconsueta per lo stile musicale del cantautore bolognese. Una storia raccontata, come piace a Dalla, e dedicata al più grande cantante di tutti i tempi. L'ha scritta quest'estate; durante le sue peregrinazioni.inquiete, nella sulte del Gran Hotel Excelsior Vittoria di Sorren¬ to che ospitò a lungo Caruso. Dice 11 cantante che ha usato per scrivere il pianoforte del tenore, che è sempre li, con i suol libri e le sue foto. E' il racconto («me l'ha detto Angelo che ha un bel bar sul porto>) d'una serata passata da Caruso a cantare, con il cancro che ormai gli rodeva la gola, per una giovane cui dava lezioni e di cui si era innamorato. Scrive Dalla: «La sua voce era cosi potente che fu sentita anche fuori dal porto, cosicché tutti i pescatori rientrarono per ascoltarlo, e si misero con le barche sotto la terranea: Si sente lo stupore fanciullesco per la vita che è sempre una favola, una leggenda. E' uno stupore innato, una delle più grandi qualità del cantautore, uno dei segreti del suo successo cosi lungo. Consumata l'idea che per continuare a cantare bisogna per forza rinnovarsi e complice la paurosa crisi dell'ulti¬ ma generazione musicale, i nostri autori tendono sempre più a tornare sulla propria opera complessiva, a guardare al passato. In poco più di un anno, le antologie dal vivo del successi di una carriera, da Paolo Conte a Pino Daniele, per finire con i recenti sempreverdi cantati dalla Vanonl, sono state móltissime. Dallamericaruso soddisfa anche la voglia jazz del cantautore, un tempo un poco soffocata dalle esigenze di mercato, rinnova brani recenti ma già classici come Balìa balla ballerina, Anna e Marco, L'ultima luna. Con il gruppo degli Stadio, il cantautore si cimenta in una serie di divertenti invenzioni {L'anno che verrà parte come un flamenco). Ci sono sonorità delicate ed energiche, interventi parlati. Dagli applausi sul disco, sembra perfino che l'America sia ai suoi piedi. Esagerato, Marinella Venegoni Lucio Dalla si riconferma un cantautore per tante generazioni

Persone citate: Dalla, Gesù Bambino, Lucio Dalla, Marinella Venegoni, Paolo Conte, Pino Daniele

Luoghi citati: America, Bologna, New York