Peres: i miei 25 mesi di Giorgio Romano
• • *m aej- ■■■■ • : i miei 21 mesi Congedo del premier israeliano alla Keneseth • • *m aej- ■■■■ • : i miei 21 mesi Già martedì il nuovo governo guidato dall'attuale vice, Shamir ■ NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Ieri mattina, davanti alla Keneseth, Shimon Peres ha tenuto il suo ultimo discorso come capo del governo, ed evitando ogni accento polemico ha fatto un bilancio dei 25 mesi del Gabinetto di unità nazionale che ha presieduto. Precedentemente egli aveva inviato al suo vice, Jtzhak Shamir, il testo del discorso che è durato 45 minuti e ha aperto il dibattito parlamentare. Peres ha detto che quando 11 Gabinetto è stato costituito c'era profonda sfiducia nel Paese, tensioni intercomunitarìe e problemi che parevano insolubili come quello economico (l'inflazione che aveva ormai superato il 440 per cento all'anno) mentre l'esercito israeliano occupava ancora parte del Libano. Shamir presenterà forse già martedì prossimo il nuovo governo. Dopo aver fatto l'elogio del Paese nel suo complesso, il premier ha elencato le trasformazioni avvenute in questi due anni: •Abbiamo inau¬ gurato un'era nuova di stabilità e di fiducia, di tolleranza e di iniziative. Dopo aver detto che nel campo economico nessun Paese del mondo ha ottenuto tanti risultati in cosi breve tempo, ha sottolineato come l'incubo libanese appartenga al passato e il ritiro è stato ef- fettuato con eccezionale ordì ne». Ha poi parlato dei successi diplomatici: il ristabilimento dei rapporti con la Costa d'Avorio e il Camerun, il vertice con re Hassan del Marocco, il regolamento del contenzioso sull'arbitrato di Taba, che ha avuto per corollario il suo incontro con Mubarak, e il ritorno dell'ambasciatore egiziano a Tel Aviv. Ha detto infine Peres che sono in corso trattative l'intermediario degli Stati Uniti per giungere a un negoziato diretto con la Giordania. Qui ha spiegato come la Giordania desideri la cornice di una conferenza internazionale • di cui non abbiamo bisogno ma l'accettazione della quale non sostituisce i negoziati diretti». Israele accetterà le trattative a cui dovranno partecipare ì palestinesi moderati che potranno esprimersi direttamente senza timore di azioni terroristiche: -Secondo noi il negoziato deve svolgersi in una cornice giordano-palestinese». Giorgio Romano
Persone citate: Mubarak, Peres, Shamir, Shimon Peres
Luoghi citati: Camerun, Costa D'avorio, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Stati Uniti, Tel Aviv
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