«Made in Italy» il robot che produce altri robot

«Made in Italy» il robot che produce altri robot Fornito alla Siemens da Bisiach e Carrù «Made in Italy» il robot che produce altri robot j TORINO — In un'ora fa il lavoro che viene normalmente eseguito da due operai in otto ore, migliaia di operazioni alla fine delle quali viene completato un tomografo (un apparecchio per le radiografie alla testa) delle dimensioni di una piccola stanza. E' il nuovo robot che la Bisiach e Carrù di Venarla ha venduto alla Siemens tedesca, una piccola rivoluzione nel campo del lavoro automatico. Fino ad ora, infatti, I robot venivano utilizzati per lo più in produzioni meccaniche, come l'assemblaggio di carrozzerie auto, di scocche di elettrodomestici. La novità del nuovo robot consiste nella assoluta precisione richiesta nelle lavorazioni che devouo essere effettuate: un errore di decimi di miilimentro può compromettere il funzionamento del tomografo. La macchina afferra i pezzi, li posiziona e 11 salda: costa un miliardo, ma più che il risparmio di manodopera (che in questo caso è relativo) permette di raggiungere una sicu rezza del risultati che diversamente sarebbe impossibile ottenere. E' stata la Siemens stessa ha chiedere alla Bisiach Carrù di progettare il nuovo robot: .Dovevo comperare del loro materiale — ricorda Luciano Bisiach — mi hanno invece offerto di fare un impianto: ci siamo seduti a un tavolo e ho disegnato lo schema: mi hanno dato fiducia. L'affare era fatto.. La Bisiach e Carrù ha chiuso 1*85 con un fatturato che sfiorava I 14 miliardi, quest'anno dovrebbe superare i venti Nei mesi scorsi ha concluso un accordo commerciale con la Detroit Center Tool che ha già raccolto ordini sul mercato americano. Interesse per il «Tauro System» (da cui è stato derivato il robot fornito alla Siemens) è stato espresso dei principali produttori automobilistici Usa: General Motors, Ford e Chrysler. p. (fio,

Persone citate: Bisiach, Carrù, Luciano Bisiach

Luoghi citati: Torino, Usa