Venezia, rogo di 5 motoscafi

Venezia, rogo di 5 motoscafi Distrutti a Punta Sabbioni: forse il racket dei giri turistici Venezia, rogo di 5 motoscafi Appartengono a tre società, il danno supera il miliardo - Usati per escursioni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Cinque motoscafi gran turismo sono andati completamente distrutti e uno è stato danneggiato In un incendio doloso scoppiato a Punta Sabbioni (Venezia). Si tratta di un'imbarcazione a due piani in grado di trasportare più di 120 persone, lo «Squalo», tre motoscafi da 65 posti, in vetroresina costruiti l'anno scorso («Krizia», «Arianna» e «San Mar co») e un motoscafo da venti posti, 1'.. Andrea Doria». L'incendio ha provocato danni per oltre un miliardo di lire. I cinque motoscafi appartenevano alla società •Adriatica motoscafi», alla cooperativa «Marco Polo» e alla società «Serenissima motoscafi». L'imbarcazione della «Serenissima», però, si trovava ancorata casualmente all'ormeggio, per cui gli investigatori ritengono che quest'ultima azienda non fosse nel mirino degli incendiari, che volevano colpire invece l'Adriatica e la Marco Polo. Polizia e carabinieri hanno trovato tracce lasciate da alcune persone sul pontile cui erano ormeggiate le barche e una rudimentale miccia è stata scoperta nella barca danneggiata, salvatasi evidentemente perché l'«ordigno» non ha funzipnato. Secondo quanto è stato possibile ricostruire gli sconosciuti avrebbero cosparso di liquido infiammabile i motoscafi, tagliando poi i condotti del combustibile che ha allagato le stive. Le fiamme si sono levate subito altissime: un passante è riuscito a slegare un motoscafo e a spingerlo al largo, preservando cosi dalla sicura distruzione altri scafi. Le fiamme infatti minacciavano di estendersi alle imbarcazioni vicine. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, per le cinque barche non c'era più nulla da fare. I motoscafi erano utilizzati soprattutto nella stagione estiva per le escursioni a Venezia e in Laguna da parte dei villeggianti del litorale del Cavallino e di Jesolo. L'Adriatica motoscafi è in attività dal '57 e la Marco Polo dall'84. Entrambe le aziende avevano avuto In questo '86 una buona annata con prenotazioni di 450 persone al giorno fino al 16 novembre. I responsabili delle società affermano di non aver mai ricevuto minacce né di aver subito tentativi di estorsione. Gli investigatori non escludono che i responsabili dell'incendio possano essere concorrenti o elementi esterni alla zona che intendono inserirsi nel cospicuo mercato dei giri turistici. Un'attività fiorente, quella delle due società di motoscafi, che rischia di subire un gravissimo colpo a causa dell'attentato dell'altra notte. I responsabili di Adriatica e Marco Polo non Intendono arrendersi: 'Continueremo — dicono — ci rimboccheremo le maniche. Ricostruiremo le barche. Ma sarà dura: alcuni marinai e capitani saranno costretti all'inattività per parecchio tempo-. Quella dell'Incendio di imbarcazioni è una prassi non nuova nel Veneziano. Nella stessa Punta Sabbioni un motoscafo da 20 posti venne incendiato un paio di anni fa e nel centro storico di Vene zia non sono rari gli incendi dolosi di motoscafi-taxi. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Gigi Bevilacqua, Krizia, Sabbioni

Luoghi citati: Venezia