Fustelle truccate già dieci anni fa processo a 7 medici e 12 farmacisti

Fustelle truccale già dieci unni fa protesse a7 media e 12 farmacisti Fustelle truccale già dieci unni fa protesse a7 media e 12 farmacisti A Napoli fatturavano alla mutua visite inesistenti e farmaci mai venduti NAPOLI — Che l'assistenza sanitaria in Campania fosse una sorta di pozzo di San Patrìzio per professionisti con pochi scrupoli lo si sapeva da anni. Ieri, nell'aula della quinta sezione penale dal tribunale di Napoli, è cominciato un procèsso cóntro sètte medici e dódici faii^cisiil accusati di truffa, falso e ricettazione di fustelle di medicinali mai acquistati ma regolarmente rimborsati. li truffa risale all'ormai lontano 1976; una conferma del fatto che già dieci anni fa c'era chi metteva in pratica l'imbroglio denunciato oggi dal ministro Donat-Cattln. La truffa fu scoperta dal carabinieri in seguito alle segnalazioni del centro di controllo ''ella spesa farmaceutica in Campania. Gli imputati sono i farmacisti Carmela Bianco, Mario Carraturo, Amalia De Iorio. Cesare De Sio, Rosalba Arabia, Gino Beneduce e Ernesto Gargiulo. I medici: Livia De Silva, Antonio Pastore, Vincenzo Perrone, Giuseppe Caccavale, Guido Rizzo, Sergio Pucciarelll, Antonio Spina, Francesco Bottino, Michele Gaudio, Giuseppe Massaro Maremma, Pasquale Rettura e Francesco Bocchino. Secondo l'accusa tutti i medici, all'epoca convenzionati con enti mutualistici, dichiararono sulle ricette di avere sottoposto a visite ambulatoriali 92 ammalati inesistenti, intascando dagli Istituti assisten¬ ziali le liquidazioni degli onorari. Ma il cuore della truffa sta nell'operato dei farmacisti, accusati di ricettazione. Secondo l'accusa, i professionisti hanno acquistato circa ,2 mila fustelle cU medicinali il cui importo. ?ra 'gii.''stato' rimborsato. Còme? Sempilcemehte'iacépdQle.rafc^e, ";: I talloncini infatti insultarono trafugati negli uffici accertamenti e notifiche sconti farmaceutici di Avellino e Napoli, ma anche di Brindisi, Foggia, Matera, Potenza, Latina, Cosenza; una vera e propria organizzazione che operava nell'Italia Meridionale. Secondo l'accusa, i bollini rubati —■ e già passati in pagamento — venivano acclusi alle ricette sfornate a ritmo continuo dai sette medici, e quindi nuovamente presentate «Il'incasso. Ma grazie a quale organizzazione i farmacisti riuscivano a impossessarsi di fustelle rubate in diverse città? Il processo iniziato ieri mattina — la prossima udienza o fissata per il 17 novembre — non dovrebbe dare una risposta all'interrogativo. Le indagini furono svolte dieci anni fa, e nel '76 neanche i carhlnlerì potevano pensare che dietro 12 presunti truffatori potesse nascondersi un traffico bene organizzato. Ci si limitò, insomma, ad identificare medici e farmacisti. f. mji.