De Leva resiste dieci riprese

De Leva resiste dieci riprese BOXE Il venezuelano Pinango si conferma a Torino campione mondiale dei pesi gallo, l'italiano kot De Leva resiste dieci riprese Dopo un promettente avvio, il coraggio non è bastato al napoletano contro la superiore tecnica dell'avversario TORINO — Beh, C!iro De Leva d ha provato ed è andata male com'era nella logica delle previsioni. Si sapeva che era un'impresa disperata quella di tentar di strappare 11 titolo mondiale dei pesi gallo versione Wba al venezuelano Bernardo Pinango. Sorretto solo dal coraggio e dall'orgoglio, il piccolo De Leva ha tuttavia accettato la sfida impossibile, ma ha dovuto arrendersi, ad un secondo appena dal termine della decima ripresa, prima che una dignitosa sconfitta di fronte a un campione ben più forte di lui si trasformasse in una vera disfatta. Il pubblico torinese che ha fatto 11 massimo per incitare De Leva verso il suo sogno proibito, ha capito 11 dramma del piccoIo napoletano quando, al 2'59" del decimo round, con l'occhio destro semichiuso ed il volto tumefatto dai pugni, Ciro ha incassato con una smorfia di dolore l'ultimo destro sull'occhio ferito ed ha girato improvvisamente le spalle all'avversario in segno evidente di resa. L'arbitro sudafricano Christodoulou ha interrotto immediatamente il match. Il verdetto ufficiale è di k.o.t. come vogliono i rego¬ lamenti Wba. anche se si è trattato in pratica di un abbandono. Sin dai primi scambi di pugni si era capito come l'impresa di De Leva fosse, piti che ardua, impossibile. Pinango, più alto di ben undici centimetri, azionava 11 suo lungo sinistro davanti alla faccia del nostro pugile il quale ben raramente riusciva ad accorciare le distanze e a mettere a segno qualche colpo efficace. Soltanto qualche sventolacela alla cieca suscitava l'entusiasmo del pubblico, ma Pinango superava questi momenti senza alcuna difficoltà. Il match è andato avanti sviluppandosi sempre con questo cliché, con il venezuelano vigile a controllare l'azione di De Leva e a bloccarne 1 tentativi di avanzata con U sinistro, e il nostro pugile disperatamente teso a cercare un varco per passare sotto i colpi di sbarramento dell'avversario. Si è air dati avanti con un apparente equilibrio ancora per una ripresa, anzi, nel terzo round una fiammata improvvisa di De Leva, con un bello scambio alle corde, ha consentito al pugile napoletano di guadagnarsi almeno la soddi¬ sfazione di una ripresa vinta. Poi il match è tornato sui binari previsti, cori Pinango che, senza affannarsi, infittiva progressivamente la sua azione. Il venezuelano dava l'impressione di non avere fretta di concludere il match, ma ogni volta che, completando la monotona azione del suo jab sinistro, decideva di mettere a segno anche il montante destro, per 11 piccolo De Leva che avanzava nella sua tipica guardia scoperta, erano dolori. Il volto del piccolo napoletano ha cominciato a gonfiarsi di pugni, la sua azione si è fatta sempre meno nitida, mentre, di contrapposto, saliva di tono il venezuelano. La riunione che secondo il presidente della Federboxe Marchiare avrebbe dovuto contribuire a far rivivere l'interesse per il pugilato a Torino si è svolta in un Palasport con larghissimi vuoti (3 o 4 mila spettatori al massimo). Troppi anni sono passati ed ai torinesi è difficile far riprendere abitudini perdute da tempo tanto più che la diretta televisiva era un ottimo motivo per restare a casa. Tra gli incontri che hanno fatto da cornice al campionato del mondo quello più apprezzato ha visto il venezuelano Delgado sparringpartner di Pinango costretto al pareggio dal giovane Cruz un domenicano stabilitosi a Genova alla corte di Rocco Agostino. Oli applausi maggiori sono toccati però, per motivi campanilistici, al peso welters Marco Cipollino l'unico pugile professionista rimasto alla boxe torinese. Cipollino si è imposto meritatamente ai punti su Mbeke, un roccioso zairese che gli ha resistito in piedi per 6 riprese pur dovendo subire la costante superiorità del torinese. Gianni Pignata ' Risultati — Pesi mediomassimi: Marchesini (Brescia) kg 83,900 batte Magno (Genova) kg 79,400 ai punti in 6 riprese; pesi welters: Cipollino (Torino kg 66,500 batte Mbeke (Zaire) kg 65.900 ai punti in 6 riprese; pesi gallo: Cruz (San Domingo) kg 55 e Delgado (Venezuela) kg 55 incontro pari in 6 riprese; pesi mediomassimi: Galvano (Roma) kg 78 batte Awouitoh (Zambia) kg 77 al punti in 6 riprese. Campionato del mondo pesi gallo Wba Bernardo Pinango (Venezuela. Kg. 53.500) batte Ciro De Leva (Italia, Kg. 53,500) per k.o.t. a 2'59" della decima ripresa. tpsm l'orino Troppo forte Pinango a sinistra per il coraggioso De Leva (Foto La Stampa - Goletti)