Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Un appello per Verona Il processo che si Inizia il 24 ottobre a Verona e che vede 84 persone imputate con l'accusa di associazione per delinquere, di traffico e detenzione di stupefacenti, dovrà essere celebrato con la massima serenità e chiara giustizia. Esso rappresenta la più importante risposta dello Stato sul piano giudiziario alla offensiva scatenata dal crìmine organizzato nella nostra città. Verona soffre da oltre un decennio, In un continuo crescendo, la perdita di dignità e la progressiva emarginazione dei propri giovani, la disperazione delle loro famiglie e il decadimento del tessuto sociale che rende difficile e, a volte inutile, l'umana solidarietà. Di fronte a questa barbarie, i parlamentari veronesi ritengono di dover lanciare un appello che trasformi la solidarietà dell'opinione pubblica In fatti concreti per si gnif icare la partecipazione al dolore di tante famiglie, per incoraggiare i concittadini vittime della criminalità or gunizzata sulla strada Intrapresa di una coraggiosa difesa dei diritti del giovani ad un avvenire più sicuro e sere^ no. L'apertura di una sottoscrizione per dare un aiuto economico alle famiglie ed alle associazioni di volontariato che hanno manifestato l'intendimento di costituirsi parte civile rimane un fatto concreto che rende onore alla sensibilità che ha sempre contraddistinto la collettività veronese. 0n. A. Cresco sottosegretario ministero Industria. Verona on. A. Rossi sottosegretario ministero Commercio Estero, Verona In pensione per un giorno Vorrei segnalare un possi bile caso di grave ingiustizia, legato alla riforma pensionistica proposta dal ministro De Mlchelis. All'entrata in vigore della nuova normativa sull'età pensionabile, le donne nate entro 11 31-12-1936 avranno compiuto 50 anni entro 11 1M-1987 (data dell'entrata In vigore della nuòva normativa) potranno quindi andare in pensione entro il 31-12-1991 (compimento del 55° anno di età). Le donne nate a partire dal r-1-1937 con la normativa attuale andrebbero In pensione un solo giorno dopo, e cioè a partire dal r-1-1992 (compimento del 55" anno). Con la nuova «sbrigativa» normativa andranno in pensione entro 1} 31-12-1997 (compimento 60° anno) e cioè 6 anni dopo chi ha un solo giorno di età In più. Non le pare, signor ministro, più equo e doveroso Introdurre una gradualità anche per l'età compiuta? Anna Benetti, Milano AUa Sip manca un segnale Il telefono è conquista sociale che salva anche in molte situazioni di gravità, ma è una macchina che si può guastare senza avviso. E' ormai diffusa la necessità di avere un segnale In ascolto, di guasto al terminale del numero chiamato, che si differenzi da quello di linea che chiama a vuoto, come pure da quello di occupato e di linea libera. E' il caso accaduto nella mia famiglia, posta in forte agitazione (pensando al peggio), apprensione, allarme, verso un familiare lontano, che non dava risposta telefonica. Chi chiamava aveva 11 segnale di chiamata, senza ottenere risposte e non potè va sapere che 11 telefono chiamato aveva la linea interrotta. E poiché detto familiare vive Isolato in campagna, non poteva avvisare la Sip e nemmeno i familiari lontani. Luigi Roma Le trovate della Domenica Concordo con quanto scrive Gianni Romeo sulla faziosità della Domenica Sportiva ma credo che, sotto sotto, ci sia da parte del conduttori della trasmissione una manovra assai sottile e furba. Quest'anno la DS ha nuovi, grossi sponsor ed è logico pensare che essi abbiano preteso delle trovate che aumentassero l'interesse dei telespettatori, DI trovate la ditta StagnoSassi ne ha partorite due: 1) prendere Slvorl come esperto di calcio nella speranza di catturare l'interesse dei tifosi Juventini; 2) sputare veleno con la moviola contro la stes sa Juve per catturare le simpatie degli antl-juventini. Si tratterebbe, cioè, del classico •un colpo al cerchio e uno alla botte». Enzo Lombardo, Genova Ldevpilpnscrnrvtm La guerra dei negozi Il governo si prepara ad emanare un ennesimo provvedimento a danno dei proprietari di immobili. Cambia infatti la terminologia della legge (proroga degli sfratti per nove mesi Invece di rinnovo del contratti), ma la sostanza è la stessa: si mortifica il diritto di proprietà, garantito dalla Costituzione, non per tutelare un più generale interesse della collettività, ma per favorire una categoria di cittadini, i commercianti, a danno di un'altra, i proprietari. Il nuovo provvedimento è aggravato dal fatto che l'indennità per l'avviamento, posto come una «tangente» a carico del proprietario, è stata aumentata a ventiquattro mensilità. Questa indennità è doppiamente ingiusta: 1) Perché se l'avviamento inerisce direttamente alla ubicazione dell'immobile (come è stato autorevolmente osservato), esso è una qualità dell'immobile stesso e perciò diventa incomprensibile l'obbligo del proprietario di pagare questa indennità equivalente all'affitto di due anni. Al proprietario viene quindi tolto un reddito dopo aver regolarmente corrisposta l'Irpef allo Stato. 2) Perché costituisce un vincolo suUa disponibilità del bene. E' infatti risaputo che il prezzo di vendita di un negozio occupato è inferiore di un terzo al prezzo del bene venduto libero, proprio in conseguenza della legislazione vigente. Pertanto il proprietario deve vendere ad un prezzo inferiore a quello reale. Cesare Golzio, Biella Abolire il cacciatore? Sono un cacciatore e dico subito che, con un po' di attenzione e rispetto delle regole, 1 morti ed i feriti a causa della caccia sarebbero molti di meno se non addirittura nulli. Ho letto su «La Stampa» (23 settembre 1986) che il signor Guerra, presidente degli Amici della Terra, ha inviato una lettera a Craxi perché venga fatto un censimento dei morti e feriti causati dalla caccia, negli ultimi 12 me-i. In più chiede che per questi morti, al di là del referendum, venga emessa un'ordinanza per l'abolizione del «porto d'armi ad uso caccia». A mio avviso, se il signor Guerra fosse una persona coerente, avrebbe dovuto Invitare l'on. Craxi a fare un censimento di morti e feriti r s e o in incidenti stradali. Visto che i morti sulle strade nei soli mesi estivi sono stati 1180, non sarebbe il caso di Invitare l'on. Craxi ad emettere un'ordinanza per l'abolizione della «patente di guida»? Giuseppe Bigatti Albisola Superiore (Sv) Salviamo le isole minori In risposta ai turisti che hanno scritto da Rivarolo non riconoscendosi fra «quelli che sporcano le spiagge», vorrei unirmi alla loro voce segnalando che, contraria al progetto di costruzione fulle isole minori dell'Arcipelago di La Maddalena (Sardegna), ho scritto alla locale sezione di Italia Nostra, Su loro invito sto raccogliendo firme per chiedere all'amministrazione comunale di La Maddalena di disporre per l'inedificabilità sulle isole minori. Chiunque sia Interessato a collaborare può mettersi in contatto con la presidente della sezione di Italia Nostra di La Maddalena signora Sotgiu. via Trinità 16 - 07024 La Maddalena (SS). A. Maria Baldassar Ferrerò Torino «Pompieri» in Libano Dopo 11 anni di guerra civile alimentata dalle forze del terrore internazionale; dopo gli esodi forzati di quasi tutta la popolazione ebraica e di oltre metà di quella cristiana, il Libano è al limite del non ritorno. I palestinesi, spinti e serrati nei campi dai loro sedicenti fratelli leader e partner, sprofondano nel silenzio e nell'indifferenza soprattutto delle forze mondiali (politiche e governative) che in passato, specie nel 1982, trattarono da incendiari, e Incendiarono, Italiani, francesi, britannici, americani, e ancor più israeliani, che In Libano erano andati da pompieri. E' urgente che, su Iniziativa delle autorità Italiane, quegli stessi pompieri tornino al lavoro; e tolgano l'iniziativa agli in cendlari veri. Anche chiedendo rinforzi a quanti solo stamani sono riusciti a distinguere fra lanciafiamme < idranti. Lino F. Cerva e Franco Levi segretari del Molca. Movimento per la lotta contro l'antisemitismo, Milano La castità fraintesa Desideriamo riprendere l'articolo di Sergio Quinzio apparso su «La Stampa» (269-1986) dal titolo: «Inseguendo la virtù degli angeli», a proposito della traslazione dei resti di Santa Maria Goretti dal Santuario di Nettuno in una chiesa della borgata Massimina di Roma. Ci sentiamo molto amareggiati dalla facile ironia e dalla troppo evidente estraneità affettiva (e anche intellettuale) al fatto cristiano con cui Sergio Quinzio parla -dell'ideale piuttosto lontano della castità: Vorremmo parlare di ciò che noi e molti nostri amici viviamo con passione e con gusto. Non abbiamo la pretesa di essere esaurienti o che tutti capiscano e condividano, solo abbiamo la speranza di suscitare rispetto e stima verso un'esperienza totalmente umana e che può sembrare Incomprensibile solo perché estranea alla mentalità laicista che permea anche tanta parte del mondo cattolico. Non si può capire l'esperienza della castità, tantomeno quella della verginità, se non si vive l'esperienza di appartenere alla persona di Cristo, vivo e compagno della vita. Destino e presenza per l'uomo e per il mondo. Forse per Quinzio il Cristo è solo un bel personaggio storico, paolo Clot e Ettore Pezzuto Torino rSebbene non possa confermarlo in ogni articolo, la mia fede è cristiana e cattolica. Per me Cristo non è «solo un bel personaggio storico; e la mia è tutt'altro che una «mentalità laicista^. In quelle righe non facevo certo dell'Ironia, e tanto meno mancavo di rispetto a qualcuno. E' triste che possa essere scambiato per ottuso odio alla fede il sofferto tentativo di approfondirne i contenuti. (Sergio Quinzio) Aspettare giustizia in carcere Sono un detenuto del carcere di Ivrea. Nel 1980 ho scontato una condanna per furto. Adesso, a distanza di sei anni, scopro che un altro tribunale mi ha condannato per la ricettazione del medesimo corpo del reato. Ricettazione vuol dire comprare merce rubata. Una cosa, però, se la si è rubata non si è potuto comprarla. Ho sottoposto il mio caso alla Suprema Corte di Cassazione. Era il mese di marzo... Piero /Wieprinotti, Ivrea