Orlov vola negli Usa

Orlov vola negli Usa Oggi libero il dissidente scambiato con Daniloff Orlov vola negli Usa Reagan al Congresso: «Tagli ai bilanci militari potrebbero favorire i sovietici nel negoziato» - Secondo il giornale tedesco Bild possibile uno storico accordo sul disarmo WASHINGTON.— Partirà oggi per gli Stati Uniti il dissidente sovietico Yuri Orlov. Il fisico, fondatore del gruppo di Mosca per la difesa del diritti umani liberato dopo 1 negoziati tra Urss e Usa per il caso Daniloff, ha ottenuto il visto d'uscita e il biglietto deìVAeroflot per New York. Alla moglie Irina le autorità sovietiche hanno annunciato ieri che sarà trasferito all'aereoporto poco prima della partenza. Orlov 6 stato portato da un villaggio della Siberia, dove si trovava in esilio interno, alla prigione di Lefortovo, presso Mosca, dove è stato visitato ieri dal due figli del primo matrimonio. Uno dei figli, Alexander, ha detto che Orlov è stato privato della cittadinanza sovietica e di aver avuto •l'impressione che fosse inalato»: «Ha appreso la notizia con calma, ma penso che si sia reso conto di che cosa sta accadendo» La moglie ha precisato che, a differenza del marito, non è stata privata della cittadinanza: «Ho ricevuto un passaporto che mi consente di tornare in Urss purché non faccia dichiarazioni antisovietiche: La liberazione di Orlov era un altro del tasselli che compongono il complesso mosaico dell'intesa che ha portato al vertice in Islanda. Le due diplomazie si stanno preparando all'incontro mentre filtrano le indiscrezioni sui temi che Reagan e Oorbaclov affronteranno a Reykjavik. Nel consueto discorso di fine settimana il Presidente americano ha ammonito il Congresso che i tagli al bilancio della Difesa potrebbero fruttare all'Unione Sovietica quel vantaggi che non riuscirà ad strappare nel negoziato. Secondo Reagan il potenziamento militare assicurato durante la sua amministrazione è stato decisivo per portare il Cremlino al tavolo delle trattative «e per questo è necessario che gli stanziamenti continuino». Le recenti restrizioni imposte dalla Camera agli esperimenti antisatelUte e al programma delle guerre stellari potrebbero mettere in pericolo il successo della trattativa. Reagan ha spiegato che andrà al vertice con gli stessi obiettivi del precedente incontro a Ginevra: «Gli Stati Uniti restano impegnati a favore della libertà e dell'autodeterminazione di tutti i Paesi del mondo, ma sono disposti a lavorare con l'Urss per preventre la guerra». Per la Pravda, che sul vertice ha pubblicato ieri un editoriale, con il vertice «sta prendendo forma la possibilità di compiere progressi sul¬ l'elemento chiave della sicurezza, le armi nucleari e spaziali», n commentatore Korionov contesta le discussioni sorte in Occidente Bulla qualifica di «minivertlce» e sostiene che •l'importante è non perdere questa occasione storica». GU ha fatto eco da Città del Messico il ministro degli Esteri Shevardnadze che dei problemi del vertice ha parlato In un colloquio con 11 capo di Stato messicano De La Madrid: •Tutti gli Stati hanno interesse che l'incontro abbia effetti pratici». Indiscrezioni sui possibili risultati dell'Incontro sono pubblicati dal quotidiano tedesco Bild Zeitung secondo cui si starebbe preparando il più importante accordo sul disarmo della storia. Il giornale tedesco sostiene che sarebbe in cantiere un'intesa per vietare la produzione di tutte le armi chimiche, il totale ritiro russo dall'Afghanistan, la riduzione a 100 per parte dei missili in Europa, I sovietici che sarebbero disposti a limitarsi alla richiesta che lo scudo spaziale non sia installato prima di 15 anni stipulerebbero anche un accordo per 60 miliardi di marchi di finanziamenti. Per Max Kampelman, capo delegazione americana alle trattative di Ginevra invece è difficile che a Reykjavik si raggiungano accordi sul controllo degli armamenti e soprattutto sugli euromissili.

Persone citate: Daniloff Orlov, Max Kampelman, Orlov, Reagan, Shevardnadze, Yuri Orlov