Calabria, 5 uccisi in 48 ore

Calabria, 5 uccisi in 48 ore Guerra tra cosche nel Reggino per la spartizione dei territori Calabria, 5 uccisi in 48 ore Due boss assassinati durante un summit mafioso - Sparatoria tra la folla a Gioia Tauro GIOIA TAURO — Cinque omicidi in quarantotto ore, è guerra tra cosche per la spartizione dei territori. Ieri un giovane è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti a Gioia Tauro, in un -agguato in via Roma, la strada principale della città, nel momento della sparatoria molto affollata. La vittima è Girolamo Iamundo, di 26 anni, di Rizziconi, un piccolo centro a pochi chilometri da Gioia Tauro. Nella sparatoria sono rimasti feriti Ippolito Fonte, di 21 anni, e Nicola Aloi, di 17 anni, entrambi di Gioia Tauro. Il primo, raggiunto da un colpo di pistola alla zona addominale, è in gravi condizioni. Nicola Aloi se la caverà in poche settimane: un proiettile gli ha trapassato un braccio, Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri e dalla polizia, pochi minuti prima delle venti, due giovani, a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata, sono arrivati in via Roma da una strada laterale e si sono diretti verso il marciapiede dove Iamundo, Fonte ed Aloi stavano camminando. Si sono avvicinati ed hanno aperto il fuoco. Poi sono fuggiti. Qualche passo avanti nelle indagini sui quattro morti di . mercoledì: 1 due boss, Antonio Mollica e Giuseppe Vottari, sono stati uccisi durante un summit per la spartizione dei territori d'influenza tra le cosche reggine, e il clima di guerra ha spinto a «sistema¬ rspv e i e e e i ¬ re» vecchie ruggini: còsi si spiegano le morti di «pesci piccoli» come Giuseppe Oliveri e Francesco Calaiiore. E' stato fermato dai carabinièri l'operaio forestale (del quale pei1, motivi di cautela non è stata rivelata l'identità) che ha portato Vottari in ospedale, a Locri, dopo averlo trovato moribondo nella frazione «Motticella L'uomo, secondo quanto si è appreso, deve chiarire alcuni particolari, spiegare la sua presenza a «Motticella». L'autopsia ha confermato che Vottari e Mollica sono stati uccisi con colpi di fucile sparati a bruciapelo. Il primo è stato assassinato con un colpo alla testa, mentre per Mollica la dinamica dell'omicidio è stata più complessa. Prima di essere ucciso ha avuto a lungo puntata alla gola la canna di un fucile caricato a panettoni, è stato lungamente interrogato, sotto la minaccia dell'arma. Poi lo hanno assassinato con due colpi: i panettoni sono penetrati dalla gola e usciti dalla nuca. Continuano le indagini sugli altri due omicidi accaduti mercoledì, il commerciante Giuseppe Oliver!, di 26 anni, con precedenti per estorsione e danneggiamento, ucciso a Gioia Tauro, e il pregiudicato Francesco Calafiore, di 26 anni assassinato a Reggio Calabria. Gli inquirenti sospettano che l'uccisione di Calafiore possa essere collegata alla faida che dal luglio scorso si trascina contro alcuni componenti di una famiglia di Reggio Calabria, quella del Rosmini, della quale fanno parte pregiudicati e presunti mafiosi. Là' faida è cominciata il 28 luglio scorso con l'uccisione a Reggio Calabria di Antonio Rosmini, di 33 armi. Il 27 settembre un altro componente della famiglia. Natale Rosmi¬ ni, di 21 anni, è stato ferito in un agguato. Il giovane è stato poi arrestato dalla polizia insieme col fratello Demetrio, :d^(33,aru^^n^'a^usa^dl>fa7 voregglamehto perché non .ha volata, rivelare .agirinquirehtl l'identità delle persone che gli avevano sparato. Nei giorni scorsi Natale Rosmini ed il fratello sono stati condannati dal tribunale ad un anno di reclusione.