Fiat e Iri controllano i conti

Fiat e Iri controllano i conti Fiat e Iri controllano i conti ROMA — La partita Alfa è giunta al giro di carte più importante: 1 giocatori sono ormai intorno allo stesso tavolo. Nelle prossime settimane la Fiat farà conoscere alla Finmeccanica. in dettaglio, la proposta che affiancherà quella inviata mercoledì dalla Ford a Viezzoli e a Fabiani. I punti principali del progetto elaborato a corso Marconi sono stati illustrati ieri da Cesare Romiti al presidente del Consiglio Craxi in un colloquio che si è protratto per circa un'ora a Palazzo Chigi. Adesso l'amministratore delegato della Fiat Auto, Vittorio Ghidella. e il suo staff tecnico approfondiranno con i manager dell'Alfa quegli aspetti industriali e finanziari che ancora restano in sospeso. Secondo fonti Iri, un elemento chiave nel confronto con la Fiat sarà proprio quello finanziario, sul quale si è incentrata la parte finale del negoziato con la Ford, ovvero quanto vale 11 51 per cento dell'Alfa. Nei giorni scorsi qualcuno aveva azzardato una cifra di partenza, per il 20 per cento alla Ford, di 135 miliardi, cifra che non ha mai trovato conferme negli ambienti della Finmeccanica. Del resto la logica che è alla base della controproposta della Fiat richiederà, probabilmente, una ridefinizione dei parametri finanziari. Non è un caso che nel documento presentato dalla Fiat, infatti, si parli di proposta da definirsi 'dopo aver avuto accesso a tutte le informazioni necessarie alla formulazione della stessa*. Ovviamente non si tratta — sostengono fonti ufficiose — di verificare le proposte della Ford, ma di scandagliare meglio tutti i temi che Ghidella e Tramontana, amministra¬ tore delegato dell'Alfa Romeo, non hanno a suo tempo adeguatamente discusso. Sicuramente entro la scadenza del 7 novembre, indicata dalla società americana all'Alfa come giorno ultimo per il verdetto, la Finmeccanica e l'Iri avranno tutti gli elementi e il tempo necessario per valutare la bontà delle proposte. Come si ricorderà, due delegazioni. Fiat e Alfa, si sono incontrate per alcuni mesi per mettere a fuoco i punti di contatto sul terreno industriale, le capacità di sviluppo dell'Alfa in vista di un eventuale accordo, le possibili integrazioni. Tutto si bloccò con l'ingresso in campo della Ford: fu Gianni Agnelli a chiarire che la Fiat non avrebbe continuato nei contatti fino a quando vi fossero stati più tavoli di trattativa. La Fiat, rispetto ad allora, rilancia la posta: non si tratta più di una joint venture, ma di una acquisizione di maggioranza da subito, con tutto ciò che una mossa de! genere comporta a partire dagli investimenti: viene mantenuto l'impegno che non ci saranno «tagli, all'occupazione: non viene altresì alterata l'unitarietà aziendale dell'Alfa Romeo, un passaggio sul quale avevano insistito molto i sindacati Ieri pomeriggio c'è stata una lunga riunione nella sede dell'Iri tra il vertice della Finmeccanica. la finanziaria cui compete lare le valutazioni industriali ed economiche, e gli uomini di Prodi. Il documento della Ford resta top secret, anche se in queste settimane le indiscrezioni sono state innumerevoli, ma non si è mai parlato del prezzo di acquisto della quota azionaria né della riduzione reale del numero degli occupali, e. pa.

Persone citate: Cesare Romiti, Fabiani, Ghidella, Gianni Agnelli, Prodi, Tramontana, Viezzoli, Vittorio Ghidella

Luoghi citati: Roma