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Inter all'esame di maturità CALCIO In Grecia e in Portogallo stasera una coda di Coppa Uefa con due squadre italiane duramente impegnate Inter all'esame di maturità L'Aek Atene dirà se i nerazzurri stanno guarendo dal mal di trasferta - Trapattoni prudentemente lascia soltanto AltobeHi in attacco DAL NOSTRO INVIATO ATENE — -Anche quando questo stadio era un inferno, li abbiamo disarmati col gioco». Ecco la formula vincente di Marco TardelU per l'Inter di questa sera sul campo dello stadio Olimpico: in effetti potrebbe essere una soluzione validissima se la squadra di Trapattoni potesse esibire anche in trasferta quella varietà di schemi che le sono congeniali a San Siro. La realtà è ben diversa: da Udine l'ultima conferma, al punto che Trapattoni ha dovuto prendere di petto i giocatori e chiedere loro: -Avete qualche problema?: Tutti concordi nel rispondere di no. Lo conferma anche lardelli: -L'Inter è sulla buona strada. Grazie a Trapattoni là squadra sta cambiando mentalità', prima forse aveva qualche problema, ora no. Io ho giocato per quattro volte su questo campo collesionando una sconfitta indimenticabile, un pareggio e due vittorie. Con la Nazionale sei anni fa dimostrammo come si gioca a calcio, al resto pensarono Antognoni e Scirea coi loro gol. In Coppa è un'altra cosa ma, ripeto, possiamo disarmare avversari e tifosi avversari giocando bene». A scenso di equivoci, Trapattoni ha provveduto ad allestire una formazione fisica- mente a posto e soprattutto imbottita di difensori. Ha rinunciato anche a Piracclnl considerato che esistevano ancora alcuni dubbi sulla sua piena efficienza; U centrocampista rientrerà contro la Roma ed oggi sarà con Rummenigge In tribuna. Kalle ne approfitterà per fare da spalla» al telecronista nella trasmissione in diretta. Trapattoni ufficialmente ha lasciato aperta l'ipotesi dell'impiego di Carlini, in realtà utilizzerà 11 difensore Calca terra, 21 anni, che già giocò nell'andata. Questo significa il dirottamento di Mandorlini all'ala con ovvi compiti di copertura. Alle tre punte dei greci, l'Inter risponderà con Fanna in appoggio ad Altobelli: TardelU, MatteoU. Baresi e Mandorlini a centrocampo; Ferri, Bergoml e Cai caterra sulle punte. Zenga è pronto ad un superlavoro purché gli vengano risparmiate le mischie sotto porta -In questo caso Bollii potrebbe essere molto pericoloso, sema dimenticare le punizioni dell'ungherese Sandberg, Contrariamente a quanto ho letto, mi sembra che l'Inter stia crescendo, certi meccani smi stanno venendo fuori, il lavoro di Trapattoni sta dando i primi risultati: Peccato che il tecnico debba restare in panchina. Ad Ogni modo ieri si é sforzato di ricordare ai nerazzurri alcuni punti salienti: 1) «Siamo qui per giocare una gara daO aO però cercando di fare un gol. Guai se ci difendiamo ad oltranza. Occorrono personalità, gambe e tecnica. Dobbiamo uscire dal guscio della ti midezza. E per ricostruirci occorre una precisa identità- ; 2) -Non dobbiamo subire la loro iniziativa e pertanto l'Inter dovrà essere anche spregiudicata. Se ci facciamo schiacciare nei nostri venti metri, può succedere di tutto. Ecco perché schiererò una squadra adatta ad un buon controllo della metà campo-; 3) «Ci aspettiamo il tipo di partita di Udine ma un ambiente ed un terreno più caldi. Dunque prevarranno l'esperienza ed il peso atletico. Una delle cose in cui non dobbiamo assolutamente cadere è la trappola della rissa. La squadra sinora ha rispettato bene le direttive. Nessun isterismo, ce lo andiamo ripetendo dal priiho giorno. Il tifo esterno non deve riguardare quello che succede dentro. Guai, ripeto ancora, se difendiamo il ?. a o accettando i loro cross sul quali hanno tre uomini temibili sul gioco aereo. Non sarà una partita facile da amministrare, anzi c'è da scottarsi le mani ma io ho fiducia nei miei ragazzi: In effetti le previsioni non possono illudere: l'Aek partirà con le tre punte per cercare subito il gol. Poi trasformerà la gara in rissa, un'autentica specialità, dicono, dell'undici dell'olandese Fai'ie. A questo punto si vedrà se l'Inter è davvero più matura e dunque merita la qualificazione o se U mal di trasferta comincia a trasformarsi In una specie di maledizione. Giorgio Gandolf i